«Vamos», il valtellinese Cassinerio
è approdato al Real Madrid

Per lo sportivo di Sondrio un altro decisivo passo avanti: è approdato su una delle panchine più ambite d’Europa nuovamente al fianco di Sergio Scariolo che lo ha fortemente voluto nel team. Cassinerio aveva già lavorato come assistente di Scariolo alla Virtus

Sondrio

Dai festeggiamenti per lo scudetto con la Virtus Bologna, passando per gli allenamenti a Sondrio, al Real Madrid.La carriera di Matteo Cassinerio, valtellinese classe 1983, la passione per il basket che scorre nelle vene della famiglia da sempre, fa un altro decisivo passo avanti approdando su una delle panchine più ambite d’Europa nuovamente al fianco di Sergio Scariolo che lo ha fortemente voluto nel team. Cassinerio aveva già lavorato come assistente di Scariolo alla Virtus, quando vi era approdato nella stagione 2022/2023 in arrivo dall’esperienza come head coach a Bernareggio in serie B, occupandosi dello sviluppo dell’attacco.

In questi giorni Cassinerio è a Madrid con la nazionale spagnola come osservatore con il resto dello staff della squadra. L’approdo al Real rappresenta un’ulteriore grande occasione di crescita per il sondriese che in tutti gli anni di esperienza non ha mai smesso di “studiare” e che ha mantenuto sempre un legame fortissimo con la Valtellina dove ogni estate organizza camp e workout di allenamento per bambini e ragazzi in collaborazione con la Sportiva basket Sondrio.

L’esperienza madrilena si prospetta ora ricca di soddisfazioni e se anche per ragioni contrattuali intanto non lo può dire, per Cassinerio è certamente motivo di grande orgoglio. Un altro gradino importante della sua storia cestistica e personale. Nato nel 1983 a Tirano, Cassinerio ha abitato a Sondrio fino ai 17 anni per poi trasferirsi a Milano nel 2000 per giocare il campionato juniores nazionale con la maglia dell’Olimpia. L’anno successivo (2001/02) stesso campionato, ma in forza all’Aurora Desio. Dopodiché si è trasferito a Bologna per continuare a giocare tra serie C1, C2 e B2. È qui, nel capoluogo dell’Emilia Romagna, che ha intrapreso gli studi universitari, conseguendo nel 2008 la laurea specialistica in Relazioni internazionali. Nel 2010 ha iniziato l’avventura cestistica più lunga della sua carriera: undici anni a Mantova, di cui gli ultimi otto come assistant coach in serie A2. Nella stagione 2021/22 è arrivata la chiamata come head coach a Bernareggio in serie B e l’anno successivo è approdato alla Virtus Bologna come assistente di Sergio Scariolo. A Bologna ha lavorato nel gruppo tecnico guidato, tra gli altri, anche da Alberto Seravalli, nome legato a doppio filo alla storia del basket mantovano.

Nei tre anni alle “V Nere”, vissuti con tre diversi allenatori (Scariolo, Luca Banchi e Dusko Ivanovic), ha vinto due Supercoppe, uno scudetto e partecipato a tre Euroleghe, raggiungendo una volta anche i playoff. La vittoria dello scudetto della Virtus a giugno ha rappresentato un momento di estrema felicità. «Lo scudetto è un’emozione grandissima» aveva detto. E il suo volto felice mentre baciava la coppa era apparso su gli schermi nazionali, vista anche tutti gli amici valtellinesi.

Poi era tornato a Sondrio, dove vivono mamma Annamaria e papà Luciano per allenare i ragazzi della Sportiva basket negli speciali workout, metodo da campioni d’Italia molto apprezzato dai cestisti di casa. E infine la partenza per Madrid. «Una bella vetrina per tutto il movimento valtellinese dice il presidente della Sportiva basket, Raffaele Pini -. Non che quella della Virtus non lo fosse, ma questo riconoscimento internazionale dà morale a tutti noi. Siamo orgogliosi e non possiamo che augurare il meglio al nostro Cassi».

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