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Mercoledì 22 Maggio 2013
Bizzozzero fa rotta sul Lecco
Pronto ad entrare come socio
«Se ci fossero cinque-sei persone come me che dessero un contributo importante, si potrebbe fare bene. Ma il personaggio principale deve essere un lecchese. I forestieri non sposeranno mai la causa della città. Darei un contributo dai 30 ai 50mila euro. Prima però bisogna fare la società, poi si fa la squadra. Aspetto una telefonata da Lecco e poi vi dirò». Parla così l'imprenditore di Giussano Daniele Bizzozzero pronto ad entrare nel Calcio Lecco.
Bizzozzero, imprenditore di 63 anni di Giussano, è ben conscio di essere un personaggio "scomodo" per molti con un passato burrascoso. E per questo, quando gli telefoniamo, premette: «Non c'è nessuna intenzione di prendere ruoli importanti a Lecco. Non ho un passato limpidissimo: ho avuto guai per evasione fiscale, guai che in alcuni ambienti pesano molto. Ho pagato di persona, sia finanziariamente che umanamente. Posso solo dire che non lo farò mai più, ma gli errori di gioventù fatti vent'anni fa si pagano ancora... Resta la macchia e per questo non voglio ruoli importanti: con il mio passato, bisogna avere rispetto del blasone di e del Lecco».
E allora da dove salta fuori il nome di Bizzozzero, oggi dirigente del Calcio Trento, visto a Sesto San Giovanni e a Ponte San Pietro a vedere il Lecco? Lo spiega lui stesso: «Sono stato avvicinato da Angelo Battazza che fece il dirigente a Seregno. Lo incontrai a Trento quando perdemmo 2 a 0. Poi mi fece vedere la partita contro Pontisola e Olginatese. Siamo ancora a livello di "pour parler": io gli ho detto che posso solamente dare un contributo. La cosa più importante è che il Lecco sia dei lecchesi».
Bizzozzero è di Giussano ed è titolare della Bsv, rivendita di automobili, a Cermenate: «Se ci fossero cinque-sei persone come me che dessero un contributo importante, si potrebbe fare bene. Ma il personaggio principale deve essere un lecchese. I forestieri non sposeranno mai la causa della città. Darei un contributo dai 30 ai 50mila euro. Prima però bisogna fare la società, poi si fa la squadra. Aspetto una telefonata da Lecco e poi vi dirò».
L'intera intervista sull'edizione de La Provincia di Lecco di mercoledì 22 maggio.
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