
Giro d’Italia a Lecco, i pronostici dell’esperto
Oggi è il giorno in cui i ciclisti sfrecceranno in provincia di Lecco passando per le vie del capoluogo. Il corridore professionista Colnaghi fa le carte alla tappa: «Difficile rivoluzionare la classifica, ma i big potrebbero anche riposare»
Lecco
Il gran giorno è arrivato: quello che vede i corridori del Giro d’Italia (e l’intera carovana rosa con loro) sfrecciare sulle strade della nostra provincia. In attesa di volare in Slovacchia («Partirò domani», racconta il diretto interessato), Andrea Colnaghi è pronto a gustarsi la 18ª tappa della corsa. Non lo farà dalla poltrona rivolta allo schermo della televisione, tantomeno da una finestra con affaccio sul lago: in sella alla sua bicicletta, conferma il corridore lecchese, andrà «a Galbiate, oppure a Bellano», così da ammirare i suoi colleghi nei punti più spettacolari della frazione che da Morbegno, in provincia di Sondrio, porterà il plotone fino a Cesano Maderno, in Brianza.
Una tappa piuttosto corta, con 144 chilometri di strada pedalabili e la sensazione che «un’eventuale fuga potrebbe essere anche lasciata andar via» dai protagonisti della classifica dell’edizione 2025 della Corsa in rosa. «Sinceramente non ho studiato di preciso il percorso - ammette - Per come è disegnato, però, è perfetto per una fuga per la vittoria di tappa».
Il pronostico
A suo avviso, la classifica generale non subirà scossoni. «Sarà quasi impossibile fare la differenza», pronostica Colnaghi, professionista da quest’anno grazie all’accordo con la formazione ungherese Karcag Cycling Épkar Team. I corridori entreranno in provincia di Lecco dopo una quindicina di chilometri dalla partenza, a Colico. Da lì, poco o nulla fino a Bellano, dove troveranno il primo ostacolo di giornata.
«Per loro è una salita abbastanza veloce; soltanto l’ultimo pezzo è un po’ più duro», racconta Colnaghi con l’esperienza di chi sa bene quali siano le asperità che intimoriscono i professionisti del pedale. I 7,6 chilometri di ascesa con pendenza dal 6,2 all’11% per arrivare a Parlasco non spaventeranno i protagonisti, ma saranno un bel punto per guardarli da vicino. Gli appassionati, insomma, sono avvisati.
Dopo il Colle Balisio
Superato il Colle Balisio ci sarà tempo per scendere a tutta verso Lecco; da Pescate, ecco l’inizio della salita del Ravellino e, pochi chilometri dopo, della Sirtori, prima di salutare il Lecchese a Monticello Brianza e dirigersi in provincia di Monza Brianza. Anche in questo tratto per gli spettatori ci sarà modo di gustare le gesta degli atleti. Essenziale sarà guardare la tabella cronometrica per organizzarsi per tempo e, dunque, non rimanere in coda alla carovana.
«Arrivando da una giornata dura, magari cercheranno un po’ di riposo», si lascia scappare Colnaghi. Nei suoi pensieri c’è la prossima fatica nel fine settimana in Slovacchia e, allargando lo sguardo, un domani non ancora scritto con il sogno di essere tra i partecipanti al Giro.
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