
Il derviese Simone Petilli al via del suo quinto Giro d’Italia
«Mi sono preparato bene - dichiara - Ho fatto un inizio di stagione condizionato dalla frattura della clavicola, ma adesso ormai è storia passata e vedo con fiducia la gara»
Lecco
A 32 anni compiuti lo scorso 4 maggio, Simone Petilli guarda al Giro d’Italia che parte domani 9 maggio da Durazzo come a un’avventura da vivere tutta d’un fiato, pedalata dopo pedalata, spingendo al massimo delle sue possibilità.
Alla sua quinta partecipazione, il corridore di Dervio sa bene che «il livello di tutti i partecipanti si è alzato» e, dunque, trova nell’unica ricetta possibile («L’importante sarà farmi trovare pronto e godere di questa esperienza», spiega) la linea di condotta da seguire per arrivare il prossimo 1 giugno al traguardo di Roma. «Mi sono preparato bene. Ho fatto un inizio di stagione condizionato dalla frattura della clavicola, ma adesso ormai è storia passata e vedo con fiducia il Giro. Le emozioni sono più o meno sempre le stesse, però ovviamente il Giro è il Giro. Negli ultimi due anni non ho potuto parteciparvi; quest’anno ci sono di nuovo e voglio solo godermelo al massimo, giorno per giorno», afferma. Inutile fare pronostici. Davanti a lui, infatti, ci sono 3443 chilometri da percorrere e un dislivello complessivo da affrontare di 52.350 metri. La corsa in rosa, insomma, è pronta a farsi sentire nelle gambe dei suoi protagonisti e all’Intermarché Wanty, la squadra dell’unico lecchese che sarà oggi al via ufficiale, c’è tutta la voglia di fare bene.
« Se starò bene – prosegue - ci sarà da divertirsi e il mio ruolo sarà soprattutto di supporto alla squadra. Abbiamo Louis Meintjes che può fare la classifica generale e potrebbe essere un gran bel ruolo quello di aiutarlo ad arrivare. La 18° tappa passerà davanti a casa mia: ciò non è mai successo da quando sono corridore e sarà anche questa una bella emozione. Saranno in tanti ad aspettarmi, a fare il tifo e cercherò di onorarli nel migliore dei modi».
A rappresentare il pedale di Lecco, come scritto, ci sarà soltanto Petilli, bandiera d’un territorio che comunque esprime altri corridori professionisti che però non avranno la possibilità di cimentarsi col Giro. «So bene, purtroppo, che sarò l’unico al via. Uno con il quale mi alleno spesso, davanti alla casa del quale si passerà e che mi avrebbe fatto piacere facesse il Giro d’Italia è Filippo Conca. Quest’anno non ci sarà, ma gli auguro di tornare al più presto. Proprio nell’ultimo periodo ha fatto una gran performance al The Traka, dove s’è classificato terzo nel Gravel. Credo che in futuro potrà tornare, anche lui, al Giro», commenta speranzoso Petilli. Da oggi, si farà sul serio; ventun tappe da vivere intensamente, con l’appuntamento sulle strade lecchesi il 29 maggio per la Morbegno-Cesano Maderno.
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