Lecco, l’“Alpino” e Purito: che bei ricordi

Ora il Giro di Lombardia di qui passa solo, ma nel triennio 2011-2013 la nostra città era stata sede d’arrivo. La doppietta di Rodriguez, unico spagnolo a vincere questa Classica. E lo strappo di Villa Vergano a far la differenza.

Quattro spagnoli tra i primi sei in classifica de Il Lombardia andato in scena sabato. Inusuale nazione di riferimento, quella di Spagna, appunto, in una corsa come questa che gli iberici hanno conquistato due volte soltanto e in entrambe le occasioni con lo stesso corridore. E ripensando ai sigilli di Joaquim Rodriguez, la mente non può non tornare a quelle edizioni della tradizionale Classica Monumento di fine stagione che ebbero Lecco quale sede d’arrivo, perché “Purito” trionfò infatti sul nostro lungolago nel 2012 e nel 2013.

Il sole e la pioggia

In realtà, il traguardo in città venne posizionato per la prima volta nel 2011, Quel 15 ottobre, dopo un percorso di 241 km, a imporsi fu lo svizzero Oliver Zaugg, davanti all’irlandese Daniel Martin e allo stesso Rodriguez. La corsa era partita da Milano e aveva affrontato il valico di Valcava, la Colma di Sormano e il Ghisallo prima di inerpicarsi su uno strappo inedito quale quello ribattezzato dell’“Alpino” nel cuore di Villa Vergano, a 9km dall’arrivo. E fu proprio lì che l’elvetico prese il volo nel tratto più ripido - scollinando con 15” sul primo inseguitore - per far sua l’edizione numero 105, l’unica lecchese contraddistinta da una giornata di sole.

L’anno successivo, il 29 settembre, partenza da Bergamo con il percorso a Lecco ricalcare quello dell’anno precedente, con l’importante aggiunta del Muro di Sormano.

Sotto una pioggia battente, a trionfare, come anticipato, Joaquim Rodríguez - che diventò il primo ciclista spagnolo in assoluto a vincere questa competizione - salutando a sua volta la compagnia nel tratto più terribile dell’“Alpino”; podio completato dal connazionale Samuel Sánchez e dal colombiano Rigoberto Urán, con soli 54 corridori a portare a termine il percorso di 251 km

La replica

E siamo al 6 ottobre 2013 - altra edizione contrassegnata dal brutto tempo -, con lo spagnolo della Katusha che replicò l’attimo fuggente a Villa Vergano tagliando il traguardo a Lecco - sotto una pioggia battente - con 17” di margine sul connazionale Alejandro Valverde e 23” sul polacco Rafał Majka al termine dei 242 km.

Abbandonata Lecco, il Lombardia è poi sempre vissuto sulla - quasi - alternanza di partenza e arrivo tra Como e Bergamo, con quest’ultima a ospitare tre volte il traguardo a fronte delle sei lariane. Nelle nove edizioni più recenti, le strade del Lecchese hanno purtroppo costituito nulla più che un trait d’union tra le altre due province, con il momento agonisticamente più valido rappresentato dall’avvicinamento a Regatola di Bellagio, nel tratto che da Parè conduce appunto all’attacco del mitico Ghisallo.

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