Colico: padre e figlia rischiano di annegare. Li salvano i volontari

Intervento di soccorso al largo della spiaggia Ontano

Colico

Rischiano di annegare, ma fortunatamente in loro aiuto arrivano i bagnini dell’associazione “Amici di Claudio odv”. Brutta avventura domenica mattina per padre e figlia, lui 58 anni e la bambina 6 anni, si sono tuffati nelle acque davanti alla spiaggia Ontano, quando hanno iniziato a perdere le forze e ad annaspare, aggrappandosi alle boe.

Quelle boe che erano state posizionate, a trenta metri dalla spiaggia, qualche ora prima dalla protezione civile, su indicazione dell’Autorità di bacino e del Comune, nell’ottica della balneazione sicura. «Accortisi delle due persone in difficoltà i nostri bagnini Gabriele Bresesti, Simone Garolini, entrato a fare parte dell’associazione recentemente,, hanno raggiunto i due bagnanti in difficoltà con il Rescue Sup nuovo e con il vecchio pattino - racconta Patrizia Gobbi, presidente dell’associazione -, li hanno aiutati e li hanno riportati sulla spiaggia. Con loro c’erano Dea Vender al suo primo servizio visto che ha appena ricevuto il brevetto e il decano massino Nirosi, attivo da 18 anni».

L’episodio si è risolto al meglio e fortunatamente erano presenti i bagnini che sono un punto di riferimento, anche se c’è chi purtroppo non rispetta le regole e sfida la sorte, come a Piona. «I nostri bagnini sono anche in servizio sulla spiaggia di Piona dove c’è una situazione complicata, visto che più persone sfidano la sorte tuffandosi dal pontile - aggiunge Patrizia Gobbi -, ma non solo se i bagnini li richiamano protestano, rispondono per le rime e continuano a tuffarsi perché secondo loro si è sempre fatto e si continuerà a farlo». Quei bagnini che poi in caso di necessità sono sempre pronti ad aiutare chi ha bisogno, anche chi non rispetta le regole. Ma ancora oggi c’è chi sfida la sorte.

«Mi spiace molto vedere situazioni come questa, con ragazzi, ma anche adulti, che nonostante il pericolo si tuffato dove è proibito e non rispettano le norme», conclude mamma Patrizia che ha dovuto affrontare la tragedia della scomparsa del figlio e ha trovato la forza per cercare di aiutare gli altri rendendo le spiagge più sicure ma poi si trova a fare i conti con chi sfida la sorte mettendo a repentaglio la propria vita e quella degli altri. Il 12 luglio saranno diciotto anni che Claudio Brunetti ha perso la vita proprio nelle acque di Piona. Nel 2008 in sua memoria, per evitare altre tragedie, la famiglia ha creato l’associazione “Amici di Claudio odv” , una realtà senza scopo di lucro che si batte per la sicurezza sulle rive del lago di Como. Grazie al servizio di salvamento, alla raccolta fondi e alla collaborazione con le istituzioni locali, l’associazione ha salvato vite, donato in beneficenza e ricevuto prestigiosi riconoscimenti, tra cui la medaglia d’oro al merito nel 2011. Un esempio di impegno e dedizione per la sicurezza e la solidarietà.

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