Nuove leve del ciclismo
e della corsa. “Grazie” al lockdown

er tutta l’estate sono aumentati gli acquisti e la ricerca di attrezzatura e materiale tecnico. «Cresciuto anche l’interesse per la montagna e il trail running».

Durante il lockdown di primavera per le strade e i parchi si vedevano correre molti runner: alcuni di vecchia data, altri ai primi passi, che approfittavano dell’attività fisica per concedersi una piccola evasione. Tra coloro che ai tempi erano “neofiti” poi in molti si sono appassionati davvero alla corsa e anche nei mesi estivi e autunnali hanno mantenuto questa sana abitudine.

A dimostrarlo, non soltanto le presenze di runner nei parchi, per le strade o lungo i percorsi ciclo-pedonali, ma anche il sensibile aumento delle vendite delle scarpe e, in generale, di tutto il materiale legato alla corsa, non soltanto in città o in pianura, ma anche e soprattutto, almeno per quanto riguarda la realtà valtellinese, in montagna.

«Dopo il primo lockdown e dalla riapertura, direi che le cose sono andate molto bene per quanto riguarda le vendite legate al running: - raccontano al negozio SportSide in via Tonale a Sondrio - da giugno a inizio settembre, infatti, è stato molto alto l’interesse non solo per la corsa, ma anche per la montagna e abbiamo venduto più scarpe e materiale per il trail running piuttosto che per la corsa su asfalto».

«Non abbiamo di certo avuto i doppi e i tripli numeri che si registrano per quanto concerne le vendite online - hanno fatto eco dal negozio Centro Sport di via Trento, sempre nel capoluogo - ma c’è stato molto interesse per la corsa e, in particolare, per la montagna e il trail running. Un discorso, comunque, che può essere esteso anche al ciclismo: nei mesi primaverili ed estivi la gente ha riscoperto il piacere dell’attività all’aperto».

Quanto successo nei negozi di Sondrio è accaduto, in maniera ancor più amplificata, per le vendite online: da febbraio a giugno sono infatti cresciute dell’83% le ricerche finalizzate all’acquisto per scarpe da running, dell’80% quelle per maglie da corsa, del 49% quelle relative ai reggiseni sportivi e del 22% quelle per i contapassi, secondo i dati di uno studio condotto da Semrush. Inoltre, da luglio a settembre, le ricerche online di giacche da corsa sono cresciute del 1.000%; cresciuto anche l’interesse per i joggers (+50%), per le maglie da corsa, probabilmente per acquistarne di più pesanti (+29%) e per le calze da running (+29%).

Almeno per quanto riguarda le ultime settimane, però, cioè da quando sono entrate in vigore le nuove misure restrittive di ordinanze regionali e Dpcm, la tendenza alla crescita negli acquisti legati al running registrata online non trova particolare riscontro negli esercizi commerciali del capoluogo: «Ora, paradossalmente, anche se si può correre - hanno proseguito al negozio Centro Sport - c’è pochissima gente e lo spirito dei mesi scorsi legato all’attività all’aria aperta sembra un po’ sparito. Per noi novembre è sempre stato un mese di passaggio, ma ora con le restrizioni, il fatto che non fa troppo freddo, gli impianti sono chiusi, siamo comunque solo a un terzo del nostro fatturato abituale proprio di novembre».

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