Spettacolo al Giir di Mont a Premana: Magnini e Rutto dominano

Edizione da record per il Giir di Mont: Davide Magnini trionfa nella long mountain Cup Wmra, mentre la keniana Valentine Rutto segna il nuovo primato femminile. Nella Mini 18 km vincono Elija Kamau Kariuki e la lecchese Francesca Rusconi. Folla sui sentieri e all’arrivo

Premana

Venni, corsi, vinsi: il “golden boy” Davide Magnini ha dominato e vinto il XXXI Girr di Mont, valido come specialità long mountain per la Wmra World Mountain Running Cup, e la kanyota Valentine Jepkoech Rutto lo ha imitato facendo il nuovo record della corsa.

Nella “Mini”, ancora Kenya con Elija Kamau Kariuki e vittoria lecchese al femminile con Francesca Rusconi. Ancora tanto spettacolo, folla alla bocchetta Larec ed ancor più alla più accessibile alpe Premaniga, hanno caratterizzato questa edizione che ha visto partire circa 700 atleti nelle due gare, in aggiunta ai 400 della Uphill di sabato.

Grande duello, subito in partenza tra Magnini ed il kenyota Mackoka, 3° sabato nella tappa del Mondiale Uphill, con il norvegese Stian Angermund che staccato di 15” in cima alla salita di Chiarino che poi è passato in Vegessa 56” dopo.

La prima parte del percorso ha visto il ritiro di Michael Selelo Saoli, il keniota vincitore lo scorso anno. Sulla salita di Deleguaggio Magnini, che è ritornato a Premana dopo dodici anni, da quando vinse il tricolore Cadetti di scialpinismo, ha mantenuto 1’05” sul due volte campione del mondo Angermund (anche lui all’esordio al Giir) che ha perso ancora qualcosina nella picchiata verso l’arrivo, arrivando a soli 2’ dal record del 2022 detenuto dall’eritreo Petro Mamu.

«Una sensazione stupenda arrivare qui in mezzo a questa folla. È la prima volta al Giir – ha detto Magnini – e sapevo che era la piccola Zegama d’Italia. Il tifo era eccezionale in ogni alpeggio. Un’emozione unica».

Ottimo 8° posto per Mattia Gianola, premanese che corre per la milanese Lab4you: «Sapevo di non essere in forma ha detto ed ho gestito la gara con l’esperienza». Anche la Rutto ha preso il comando subito, nella gara femminile, aumentando sempre più il vantaggio mentre dietro c’era bagarre tra Martina Cumerlato, che nella parte finale era «meno lucida» come lei stessa ha dichiarato all’arrivo e la valdostana Roberta Jacquin che ne ha approfittato nell’ultima parte per conquistare il 2° posto.

La keniota ha stabilito il nuovo record femminile, prima a scendere sotto le 4 ore, abbassando di 2’30” quello detenuto da Elisa Desco (Atl. Valtellina) del 2022.

Prima dell’epilogo della 32 km sono arrivati i 353 della Mini, di 18 km. Kenya ancora nella prova maschile con Elija Kamau Kariuki che ha prolungato la serie di vittorie africane che dura dal 2019 dietro al quale ha resistito solo il comasco Stefano Roncareggi arrivato a soli 25”.

Il premanese Paolo Gianola, sabato argento tricolore nella Uphill, ha cercato di lottare per il podio ma è finito 5°. In gara anche il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni che ha fatto un discreto 156°, sui 276 all’arrivo, che ha dichiarato: «Siete fantastici. C’è un tifo pazzesco».
Stupenda vittoria tra le donne di Francesca Rusconi nel duello tutto lecchese con Martina Bilora che nella discesa da Deleguaggio si è slogata una caviglia ma ha resistito fino alla fine.«Speravo di vincere – ha ammesso Rusconi – e l’ho fatto. Se riesco a fare più chilometri di allenamento, il prossimo anno farò la lunga».

Sabato, alla serata di gala di presentazione dei top runner, l’As Premana ha avuto ospite d’eccezione il campione del mondo di cross triathlon del circuito Xterra, il dolzaghese Michele Bonacina, detto “Lo squalo”, che ha promesso di correre nei prossimi anni sui sentieri del “Mini Giir di Mont”.

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