Governo/ Prestigiacomo va in 'minoranza' e annuncia:Lascio il Pdl

Governo/ Prestigiacomo va in 'minoranza' e annuncia:Lascio il Pdl Scontro con Cicchitto."Non mi riconosco in gruppo, vado al Misto"

Roma, 22 dic. (Apcom) - Si presenta in sala stampa con le lacrime agli occhi, poco dopo aver raccolto le sue carte e lasciato l'Aula della Camera. E' lo strappo del ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo. "Nel Pdl non mi riconosco più, lascio il gruppo e passo al Misto" dice prima di annunciare che ne parlerà con il presidente del Consiglio e che resterà al governo se e fino a quando lui "lo riterrà".A far maturare lo sfogo è stata una votazione. Tutto accade mentre Montecitorio sta esaminando la legge "sulla libera imprenditorialità ed il sostegno del reddito avanzato" e in particolare la norma che esonera le imprese costituite da disoccupati e cassintegrati dagli obblighi previsti in materia di comunicazione e catasto dei rifiuti, di registro di carico e scarico dei rifiuti e di iscrizione all'Albo nazionale dei gestori ambientali. A un certo punto il capogruppo del Pd, Dario Franceschini, chiede che l'esame del provvedimento venga sospeso. Richiesta che trova il parere favorevole proprio del ministro. Ma la votazione vede la Prestigiacomo andare in 'minoranza': il suo voto si unisce a quello delle opposizioni, Pdl e Lega si esprimono contro, e la proposta viene bocciata per tre voti.Il ministro a quel punto si fionda fuori dall'Aula mentre dai banchi del suo partito si sente urlare 'dimissioni, dimissioni'. Al centro dello sfogo di Stefania Prestigiacomo c'è soprattutto Fabrizio Cicchitto. "Il rinvio - spiega - doveva essere l'unica cosa saggia da fare per approfondire il tutto e verificarlo. Prendo atto che il capogruppo non ha voluto questo, ha voluto esporre il governo a questo tipo di votazione".Ma Cicchitto replica: "Sono assai spiacente per ciò che ha dichiarato il ministro Prestigiacomo, ma ho il dovere in primo luogo di ascoltare i parlamentari del gruppo che hanno lavorato per lungo tempo a questo provvedimento senza che fosse venuta nessuna indicazione diversa da parte del ministro".

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