Minori/La paura corre su Web, 83% genitori teme per propri figli

Minori/La paura corre su Web, 83% genitori teme per propri figli Pedofilia è incubo peggiore; lunedì parte campagna Moige-Poltel

Roma, 16 ott. (Apcom) - Più di 8 genitori su 10 (l'83%) temono i siti con contenuti pericolosi e più di 5 genitori su 10 (55%) un possibile contatto online da malintenzionati o pedofili. Il dato emerge da una indagine condotta da Swg per il Moige e Symantec e ha voluto analizzare le abitudini dei minori che utilizzano il web attraverso la percezione e la conoscenza che ne hanno genitori e insegnanti. Il campione analizzato comprende genitori con figli di età tra gli 11 e i 15 anni e insegnanti di scuole medie inferiori che utilizzano Internet a scopi didattici.Meno di due genitori su 10 (19%) però, secondo la ricerca, affiancano i figli durante la navigazione sul web e 4 famiglie su 10 (41%) non hanno dotato il pc domestico di un sistema di sicurezza con filtri di controllo parentale. Per promuovere un utilizzo corretto e sicuro di internet parte il tour "Non cadere nella rete: cyberbullismo ed altri pericoli del web", una campagna nazionale del Moige, in collaborazione con la Poltel, che prenderà il via da Roma lunedì prossimo e coinvolgerà 23 scuole in tutta Italia. Esperti del Moige e agenti della polizia delle comunicazioni visiteranno le scuole medie inferiori italiane, parleranno e si confronteranno con ragazzi, genitori e insegnanti sul tema della sicurezza informatica e forniranno consigli utili per usare correttamente le potenzialità della rete senza correre rischi.I risultati della ricerca hanno confermato che il web è un mezzo sempre più utilizzato dai minori sia a casa sia a scuola: il 52% dei genitori ha dichiarato che i propri figli si connettono ogni giorno, con una frequenza media di utilizzo della rete superiore a 5 giorni la settimana, mentre l`80% degli insegnanti lavora in istituti che danno la possibilità agli studenti di accedere alla rete, anche se per un tempo molto limitato nell`arco della settimana. Il 44% dei ragazzi è solito mandare messaggi di posta elettronica, mentre il 63% preferisce chattare tramite instant messaging.

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