Olanda/Verso governo minoranza con appoggio esterno xenofobo Ppv

Olanda/Verso governo minoranza con appoggio esterno xenofobo Ppv Trattative per coalizione tra Liberali e Cristiano-Democratici

L'Aia, 30 lug. (Ap) - I difficili negoziati per la formazione del nuovo governo olandese sembrano voler approdare alla soluzione di un esecutivo di minoranza: il partito liberale (Vvd), vincitore delle elezioni, è in trattative con i Cristiano-democratici, grandi sconfitti del voto del 10 giugno.A garantire la tenuta della coalizione sarebbe però l'appoggio esterno dello xenofobo Partito della Libertà (Ppv), il cui leader Geert Wilders ha confermato di non voler entrare a far parte del governo ma di essere disposto a sostenerlo in Parlamento.Il Vvd di Mark Rutte hanno ottenuto 31 seggi contro i 30 del partito Laburista guidato da Jacob Cohen; terza forza il Pvv che ha ottenuto 24 deputati, il miglior risultato della sua storia. Solo quarti (con 21 seggi) i Cristiano-democratici del premier uscente Jan Peter Balkenende, ritiratosi dalla politica e sostituito da Maxime Verhagen.Il risultato ha reso difficile forgiare una coalizione, dato che la maggioranza necessaria è di 76 seggi e esistono profonde differenze tra i vari partiti su aspetti fondamentali quali economia ed immigrazione; un'alleanza Vvd-CD potrebbe contare su 52 deputati, che salirebbero giusto a 76 sommando i voti del Vvd.Il programma liberale prevede tagli alla spesa pubblica per 20miliardi di euro e di ridurre a zero il deficit pubblico entro il 2015, oltre a dimezzare il numero dei Ministri e innalzare l'età pensionabile dagli attuali 65 anni a 67; quello laburistaprevede l'investimento di 2 miliardi di euro nell'istruzione daqui al 2015, l'aumento della pressione fiscale sui redditi alti e il taglio di 10 miliardi di euro della spesa pubblica.Per quel che riguarda l'immigrazione, il Pvv vuole proibire deltutto quella proveniente dai Paesi musulmani, vietare lacostruzione di moschee e tassare l'utilizzo del velo islamico; al contrario, i laburisti di Cohen - ex sindaco di Amsterdam -difendono invece una politica di integrazione. Sebbene la crisi economica sia la preoccupazione principale, l'immigrazione rimane per almeno un 10% dell'elettorato la questione fondamentale.

apcom

Venerdì 30 Luglio 2010

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