Olimpiadi/ Castro: Cuba derubata a Pechino da arbitri corrotti

Olimpiadi/ Castro: Cuba derubata a Pechino da arbitri corrotti Fidel "solidale" con taekwondo si lamenta per "furti" in pugilato

L'Avana (Cuba), 25 ago. (Ap) - Secondo Fidel Castro la causadelle deludenti performance degli atleti cubani alle Olimpiadiappena concluse sarebbe da ricollegarsi alla corruzione deigiudici impegnati a Pechino. L'ottantaduenne ex-presidente cubanoha anche reso nota la sua "totale solidarietà" nei confronti diAngel Matos, l'atleta del taekwondo che ha colpito con un calciovolante l'arbitro che ne aveva appena dichiarato la sconfitta nelmatch valido per la medaglia di bronzo nella categoria 80kg. Lafederazione internazionale del taewondo ha squalificato a vitaMatos ed il suo allenatore, Leudis Gonzalez per una violazione"in contrasto con lo spirito dello sport e dei Giochi Olimpici".Secondo la ricostruzione di Castro, però, Matos si sarebbe"indignato" per una ingiusta squalifica (era stato dichiaratosconfitto dopo una pausa ritenuta troppo lunga per rimettersi inpiedi dopo un infortunio) e "non è riuscito a controllarsi". IlLider maximo ha quindi ricordato le sconfitte di due cubani nellesemifinali del pugilato, anch'esse decretate da giudici a suodire corrotti. "Gli arbitri ci hanno apertamente derubato di duevittorie: i nostri due pugili avevano speranze di medaglia, masono stati condannati in anticipo. Cuba non ha mai corrotto néatleti né arbitri".Cuba è tornata a casa dalle Olimpiadi con due sole medaglied'oro (più undici d'argento ed altrettante di bronzo), contro lenove di Atene 2004. Dal pugilato, poi, sport che tradizionalmenteporta medaglie "pesanti" all'Isola, sono arrivati "solo" quattroargenti ed altrettanti bronzi. Castro, però, è già pronto alanciare la sfida "allo sciovinismo europeo e alla corruzionearbitrale" alle Olimpiadi di Londra 2012, quando oltretutto,secondo Fidel, i suoi atleti si scontreranno anche contro "unaforte dose di razzismo".

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