Olimpiadi/ Età ginnaste cinesi, Cio: Nessuna prova di brogli

Olimpiadi/ Età ginnaste cinesi, Cio: Nessuna prova di brogli Ma a federazione internazionale è stata chiesta apertura indagine

Roma, 22 ago. (Apcom) - Dopo aver annunciato la richiesta diapertura di un'indagine alla federazione internazionale diginnastica (Fig), il Comitato olimpico internazionale haprecisato che non esiste alcuna prova sulla falsificazionedell'età di alcune ginnaste cinesi ai Giochi olimpici di Pechino.La portavoce del Cio, Giselle Davies, aveva chiesto l'apertura diun'inchiesta su "alcune questioni e apparenti discrepanze"riguardanti l'anagrafe di almeno tre ginnaste della Cina, chehanno vinto, tra l'altro, l'oro nella prova a squadre. Secondoalcuni media e alcuni siti internet le ginnaste avrebbero inrealtà 14 anni e non i 16 dichiarati, corrispondenti all'etàminima per gareggiare ai Giochi.Il direttore degli sport del Cio, Christophe Dubi, è intervenutosulla questione ricordando che "al momento, tutto quello che èstato ricevuto dimostra che non ci sono problemi conl'eleggibilità dei partecipanti". Se la federazioneinternazionale riscontrasse il presunto broglio, a rischio cisarebbero quattro medaglie cinesi: l'oro vinto dalla squadra,quello di He Kexin alla sbarra e i bronzi di Yang Yilin nelconcorso generale e alle parallele. La Cina continua a difendersidalle accuse. Ieri il coach delle ginnaste, Lu Shanzhen, hariferito alla Associated Press di avere consegnato allafederazione internazionale nuovi documenti, tra cui un vecchiopassaporto, per fugare definitivamente ogni dubbio su He Kexin.La Fig ha più volte ribadito che i passaporti, verificati dal Cioprima dei Giochi, sono ritenuti prova valida per stabilire l'etàdi un atleta. La federazione ha annunciato un comunicato stampasulla questione entro la giornata di oggi.

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