Olimpiadi/ Quattro controlli a Pechino, Powell contro antidoping

Olimpiadi/ Quattro controlli a Pechino, Powell contro antidoping Iaaf replica: "Fa parte di un programma non obbligatorio"

Pechino, 13 ago. (Ap) - Troppi test antidoping, Asafa Powell nonci sta. Il velocista giamaicano, ex primatista del mondo dei 100metri e prossimo protagonista delle gare di atletica leggera alleOlimpiadi, ha confessato il suo malcontento in una conferenzastampa convocata per presentare un suo sponsor tecnico. "Circadue giorni fa ero davvero seccato, perché da quando sono arrivatoa Pechino mi hanno controllato quattro volte e mi hanno prelevatoparecchio sangue", ha spiegato Powell.Il velocista rientra nel gruppo ristretto di circa dieci atletiinseriti in un programma antidoping non obbligatorio, la cuiesistenza è stata rivelata ad Associated Press. In base alprogetto pilota gli atleti accettano di sottoporsi ad un numeroillimitato di controlli da parte della federatleticainternazionale, la Iaaf, che proprio per questo motivo si èmostrata sorpresa per le lamentele odierne del giamaicano. MaPowell non ci sta e teme per le sue prestazioni in pista. "Stannoprelevando davvero parecchio sangue, prima della finale dei 100metri sarò molto indebolito", ha aggiunto Powell.Un portavoce della Iaaf, Nick Davies, ha spiegato ad AssociatedPress che Powell ha accettato di far parte del programma, avviatoquest'anno. "E' a conoscenza del progetto quindi è un po' stranoil fatto che si stia lamentando", ha detto Davies: "Fa parte delprogramma, sa che è soggetto ad una maggiore frequenza neicontrolli". L'agente dello sprinter, Paul Doyle, ha intantospiegato di non essere a conoscenza della partecipazione del suoassistito al programma della Iaaf.

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