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Domenica 17 Agosto 2008
Olimpiadi/ Radcliffe lacrime e grinta: A Londra ci riprovo
Olimpiadi/ Radcliffe lacrime e grinta: A Londra ci riprovo Nonostante il dolore è 23.ma nella maratona: "Orribile ritirarsi"
Pechino, 17 ago. (Ap-Apcom) - E' crollata a metà gara e ha vistoancora una volta sfuggirle l'unico trionfo che manca a unacarriera stellare. Giornataccia a Pechino per Paula Radcliffe,che da primatista del mondo non ha potuto lottare per le medaglienella maratona femminile, riuscendo tuttavia a tagliare iltraguardo in ventitreesima posizione nonostante una crisievidente nei chilometri finali. "Non sono sorpresa di quello cheè successo", ha detto la britannica, la cui partecipazione allaprova era in forte dubbio fino ad inizio settimana a causa deldifficile recupero dalla frattura da stress al femore della gambasinistra.E la condizione precaria si è fatta sentire nella seconda partedi gara, quando il dolore sul suo viso era evidente. La stessaRadcliffe lo ha descritto come una fitta continua ad un piede: uncrampo, probabilmente, o forse era una semplice reazione del suocorpo al frettoloso recupero dall'infortunio. Ma la voglia dicompletare lo stesso la gara, sebbene con sei minuti di ritardodalla vincitrice, ha prevalso su tutto. "E' una cosa orribilequando devi abbandonare la gara", ha spiegato tornando per unattimo al clamoroso ritiro di quattro anni fa ad Atene.Oro mondiale nel 2005 ad Helsinki, la Radcliffe è rimasta fermaper quasi due anni fino al settembre del 2007 per una serie diinfortuni e per la maternità. Lo scorso febbraio è stata premiatacon il Laureus Award come 'ritorno dell'anno' per il successonella maratona di New York dopo il lungo stop. Nel 2003, aLondra, fissò quello che è ancora il record mondiale dellaspecialità correndo in due ore, 15 minuti e 25 secondi.E a 34 anni, la fuoriclasse punta proprio alla sua Inghilterraper il riscatto. Già dopo la gara, come riferisce il sito dellaBbc, la Radcliffe ha infatti confermato che intende essere al viaanche alla maratona olimpica di Londra 2012. "Continuo asperarci. Forse le Olimpiadi non sono fatte per me ma penso - haspiegato visibilmente emozionata - che nel 2012 potrò esserci seil mio corpo mi sosterrà. So che a Londra avrei un grandissimosostegno".
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