Olimpiadi/ Rogge: Bolt poco sportivo, non rispetta gli avversari

Olimpiadi/ Rogge: Bolt poco sportivo, non rispetta gli avversari Presidente Cio infuriato per atteggiamenti in pista giamaicano

Pechino, 21 ago. (Ap-Apcom) - Avrà anche vinto due medaglie d'orosui 100 e 200 metri piani, con tanto di doppio record del mondo,ma il comportamento del giamaicano Usain Bolt non è piaciuto alpresidente del Comitato olimpico internazionale Jacque Rogge, cheha apertamente accusato il bi-olimpionico di "atteggiamenti pocosportivi" tenuti in occasione delle sue vittorie. "Non hoproblemi se lui è lì per fare uno show, ma credo che dopo lafinale dei 100 non si sarebbe dovuto lasciar andare a quei gesti,anzi, avrebbe dovuto mostrare più rispetto per i suoi avversari,magari andandoli a cercare per stringere loro la mano", ha dettoRogge.Già certo della vittoria visto l'ampio margine sui rivali, negliultimissimi metri dei 100 Bolt ha rallentato e indicato con ungesto della mano il suo volto, per poi tagliare il traguardo contanto di record del mondo (9"69). "Capisco la gioia, ma avrebbepotuto interpretarla in un altro modo", ha aggiunto Rogge,"Sembrava dire ai suoi avversari 'provate a prendermi se potete',almeno così è stato percepito. Queste cose non si fanno. Maimparerà, è ancora giovane".Bolt ha ripetuto poi performance e gesti anche sui 200, vintianche qui con tanto di record del mondo (19"30), atteggiandosi inun lungo giro pista a ritmo di musica reggae vestito di unabandiera giamaicana, indicando il suo volto alle telecamere eurlando "sono il numero uno, sono il numero uno!".Inutile dire che nemmeno questo è piaciuto a Rogge. "Deve ancoramaturare", ha detto il presidente del Cio, "Mi piacerebbe chedimostrasse maggior rispetto verso i suoi avversari, non è cosìche la gente immagina un campione. Dovrebbe andare a stringere lamano agli avversari, invece di ignorarli. E' un grande atleta,prima o poi imparerà". Bolt è diventato il primo sprinter avincere 100 e 200 nella stessa edizione dei Giochi a 24 anni didistanza dall'impresa dello statunitense Carl Lewis a Los Angeles'84, ma l'unico ad averlo fatto con due record del mondo.E Rogge, per sottolineare "l'altra dimensione" nella qualegareggia oggi Bolt, lo ha paragonato anche all'altro statunitensedi colore Jesse Owens, che a Berlino '36 sotto gli occhi di unincredulo Adolf Hitler, in barba a tutte le presunte idee nazistesulla superiorità della razza, andò a vincere 100, 200 e salto inlungo. "Oggi Bolt può essere paragonato ad Owens, con ladifferenza che il giamaicano vince con distacchi più grandi.Owens faceva anche il lungo, ma in questo caso non si puòparagonare. Io penso che Bolt - ha concluso - sia destinato alasciare nella storia un segno, proprio come fece Owens".

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