
apcom
Mercoledì 05 Novembre 2008
Usa 2008/ Africa fiera di Obama, ma politica Usa non cambiera'
Usa 2008/ Africa fiera di Obama, ma politica Usa non cambiera' Per analisti, il neo Presidente avrà forte impatto psicologico
Johannesburg, 5 nov. (Apcom) - La storica vittoria di BarackObama, primo Presidente nero degli Stati Uniti, riempie diorgoglio l'Africa, ma non si tradurrà in un cambiamento dellapolitica Usa nel continente.Di padre keniano e madre americana, Obama potrebbe anche volermigliorare la sorte dei suoi fratelli neri, ma l'analistapolitico sudafricano Daniel Silke ritiene che non farà nulla,perchè una volta arrivato alla Casa Bianca avrà pochi margini dimanovra. "Anche se la sua elezione potrebbe avere un impattoemotivo o psicologico positivo per l'Africa, il suo sostegno alcontinente sarà limitato dalla politica estera degli Stati Uniti- sottolinea Silke - in una situazione di crisi finanziaria,l'America avrà difficoltà ad aumentare gli aiuti".Tuttavia, negli ultimi anni gli Stati Uniti hanno giàincrementato gli aiuti al continente: lo scorso luglio, ilPresidente uscente George W. Bush ha triplicato i finanziamentiper la lotta contro Aids, malaria e tubercolosi, portandoli a 48miliardi di dollari. Inoltre, a partire dal 2000 si sonointensificati gli scambi commerciali tra Africa e Stati Uniti,grazie alla Legge sulla crescita e le possibilità economiche inAfrica (Agoa), che consente ai paesi dell'Africa subsahariana diesportare senza pagare dazi alla dogana Usa. Le esportazioniafricane sono triplicate, tanto da toccare lo scorso anno i 51,1miliardi di dollari, grazie soprattutto al petrolio di Nigeria eAngola.Somadoda Fikeni, Presidente del consiglio d'amministrazionedell'Università sudafricana Walter Sisulu, sottolinea invece comele origini africane di Obama possano addirittura rendere piùdifficile un eventuale cambiamento della politica Usa. "La suaafricanità e le sue origini africane sono state sfruttate daisuoi avversari repubblicani e dagli esponenti più conservatoridella popolazione" americana, sottolinea Fikeni. Quindi,continua, per evitare di prestare il fianco alle critiche, ilneo-presidente giocherà la carta della continuità, "garantendogli stessi livelli di aiuti" e confermando la posizione difermezza assunta da Washington sui principali conflitti delcontinente, in particolare quello in Darfur e nello Zimbabwe.Obama avrà però il difficile compito di rassicurare i paesiafricani sul nuovo comando militare Usa per l'Africa (Africom),avviato un mese fa dalla base militare di Stoccarda, in Germania,con lo scopo di prevenire i conflitti e rafforzare la sicurezzanel continente. Molti temono che il progetto celi la volontà diWashington di rafforzare la propria presenza in Africa. "Gliafricani non si trovano a loro agio a trattare con i militariquestioni legate al loro sviluppo e alla loro sovranità - haammonito Wafula Okumu, direttore del programma di analisi dellasicurezza africana dell'Istituto sudafricano di studi sullasicurezza - pensano che la creazione di Africom possa fare piùmale che bene".Tuttavia, la presenza di Obama alla Casa Bianca offrirà un fortestimolo psicologico, ripete Silke: "Obama sarà comprensivo eoffrirà un incoraggiamento psicologico di cui si ha moltobisogno, ma non bisogna aspettarsi doni o concessioni finanziariespettacolari". (fonte Afp)
© RIPRODUZIONE RISERVATA