Cara Provincia,
alle tante voci di protesta vorrei aggiungere la mia con alcune considerazioni. Il Festival si è rivelato ancora una volta uno spettacolo degradato e degradante per: la deprimente performance dei presentatori; l'edonistica e puerile esibizione dei nudi delle “vallette”, degna di altri luoghi; le canzoni: un-quasi ingombrante- optional di coreografia ai vari personaggi; l'eroe del nulla: Adriano Celentano.
Ormai è obsoleto, o come si usa dire in gergo medico: è depassè !! Siccome non se ne è ancora reso conto, diciamoglielo!!
Infine: la pochezza mentale della dirigenza Rai, che ha consentito a questo personaggio di profondersi in insulti, offese, esternazioni contro tutto e tutti.
Questa sarebbe l'immagine dell'Italia nel mondo ? (ecco perchè siamo così “ben” considerati...)
Noi paghiamo fior di canone tv per mantenere questa gente!?!
Un rimedio potente ci sarebbe: far mancare a Celentano il lauto conquibus. A lui come a tanti altri. Sarebbe un bel risparmio di denaro pubblico. Ma noi abbiamo anche un rimedio altrettanto potente: il telecomando: per cambiare canale, oppure per spegnere la tv (lo ha detto anche il ministro Fornero, ma noi lo sappiamo da sempre!)
Grazie per l'attenzione.
Ester Milani
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Cara signora Milani,
diciamo intanto che anche lei ha espresso il suo pensiero in maniera un po' tranchant (ho dovuto tagliare alcuni passaggi della lettera che ci ha inviato). Quanto all'immagine dell'Italia del mondo, la tranquillizzo. Per fortuna la vita nella quasi totalità del pianeta scorre senza che si accorgano di Sanremo. Una dimostrazione? In California l'azienda che produce gli slip invisibili indossati - si fa per dire - da Belen, non riusciva a capire l'improvvisa l'ondata di ordini in arrivo dall'Italia. Hanno dovuto spiegare loro che nel Belpaese c'è una cosa che si chiama Festival.
Vittorio Colombo
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