C’è “Un Ponte di note”. Tre appuntamenti
fra musica e filosofia

Rassegna Questa sera alle 21 al teatro comunale Piazzi. Stasera incontro con Paolo Fenoglio, musicologo. Poi concerti di grande spessore con strumenti poco noti

Musica e filosofia è il filo conduttore della 18esima edizione di “Un Ponte di note”, il festival musicale ideato nel 2002 dalla biblioteca comunale Libero Della Briotta di Ponte in Valtellina che è riuscito a portare nel borgo grossi nomi della musica italiana e internazionale con tanti appassionati ed esperti da fuori provincia. Un fiore all’occhiello per la biblioteca comunale che si aggiunge agli altri eventi, su tutti “Ponte in fiore”.

Il cartellone

“Un Ponte di note” sarà articolato in tre appuntamenti, al teatro comunale Giuseppe Piazzi con inizio alle 21, a partire da oggi per proseguire sabato 5 e 12 novembre. La rassegna, diretta da Natale Petruzio, vedrà alternarsi sul palco il filosofo e musicologo Paolo Fenoglio, il duo composto da mandolino e clavicembalo-pianoforte con Carlo Aonzo e Marina Scaioli ed, infine, il Trio Parnasse, composto dai musicisti Christian Scheifele al clavicembalo, Magdalena Mattenberger alla viola da gamba, e Barbara Godenzi al flauto dolce e traversiere.

«Come da tradizione, il direttore artistico Natale Petruzio ha inteso mettere in cartellone proposte di sapore diverso – afferma il presidente della biblioteca, Claudio Franchetti -: una conferenza di grande spessore e due concerti che daranno modo al pubblico di ascoltare strumenti classici come il pianoforte Bluthner, e il clavicembalo Mascheroni insieme al suono di strumenti decisamente poco conosciuti. Se a tutti questi ingredienti uniamo il calore e l’entusiasmo del nostro affezionato pubblico, beh allora possiamo sperare di riuscire anche quest’anno a centrare l’obiettivo, contribuendo ad arricchire l’offerta culturale della Valle».

Natale Petruzio entra nel dettaglio del primo appuntamento: «Fenoglio è stato mio docente (e di Luca Trabucchi della Civica scuola di musica della provincia di Sondrio) di storia ed estetica musicale alla scuola civica di Milano, ora Fondazione Abbado - ricorda con emozione il direttore artistico -. Ogni lezione era una scoperta. Fenoglio sapeva collegare storia, filosofia e pensiero musicale in quanto la sua formazione, fatta di studi classici e filosofici, gli permette un’analisi a tutto campo, che coinvolge storia ed eventi, con una coerenza di idee molto affascinante e solida.

Grande oratore

Approfondite sono le sue ricerche e i suoi studi sul periodo storico e sul pensiero filosofico dell’epoca, sia studio sul personaggio, artista, musicista o scrittore». Secondo Petruzio Fenoglio è dotato di una grande capacità oratoria; «le sue sono parole ben scandite, ha voce profonda ed entusiasmo. Con prese di posizione personali riesce ad accendere l’ascoltatore che riesce ad immedesimarsi, quasi come ascoltasse un concerto».

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