
Cultura e Spettacoli / Sondrio e cintura
Venerdì 11 Luglio 2025
I cento del Donegani raccontano sogni e progetti
Diplomati con il massimo dei voti al liceo scientifico di Sondrio, guardano al futuro con passione
Sondrio
Giovani eccellenze con i piedi per terra: diplomati con il massimo dei voti (100 centesimi) al liceo scientifico Donegani di Sondrio guardano al futuro con umiltà e passione. Non si vantano, non cercano riflettori. Guardano avanti, con idee chiare, sogni da realizzare e una gratitudine profonda verso la scuola e chi li ha accompagnati nel percorso. Nonostante risultati d’eccellenza - c’è anche chi conquistato 100 e lode - questi ragazzi preferiscono parlare di passioni, di relazioni, di futuro. E soprattutto di gratitudine verso professori, compagni e famiglia. Fanno scelte coraggiose e percorsi non scontati. Tra loro c’è chi ha addirittura deciso di cambiare strada in modo radicale, come Lorenzo Bianchini, proveniente dall’indirizzo sportivo, che ha scelto di iscriversi a Filosofia. «La scuola che ho frequentato è stata per me di grande valore, sia per quanto riguarda le conoscenze, sia per le competenze acquisite grazie alle esperienze vissute con i miei compagni», racconta Lorenzo.
Un ringraziamento sentito va soprattutto ai docenti: «Un pensiero speciale va ai professori. In particolare a Simona Tempra, che ci ha sostenuti per cinque anni; al professor Paolo Gusmeroli, che ci ha fatto vedere la scuola in una nuova luce; e al professor Mauro De Sanctis, che ha inciso più di tutti sulla mia scelta di studiare filosofia». Una scelta mossa più dalla passione che da un piano preciso, come accade anche a Noemi Andreini (5ª A Scienze applicate), che ha deciso di proseguire gli studi in Psicologia: «Mi affascina sin da quando ero piccola. Non ho ancora un obiettivo specifico, ma so che offre una vasta gamma di specializzazioni». Medicina, musica e ingegneria: sogni diversi, ma uniti da una visione comune. Quella di costruire il proprio futuro con passione e responsabilità. Come Pietro Fontana (5ª B articolata), che ha scelto Medicina. Il suo legame con il liceo è forte, affettivo: «Mi mancheranno i compagni, gli insegnanti, tutto il personale che mi ha accolto e fatto sentire a casa. Questo 100 non è solo mio, ma anche di chi mi ha sostenuto». Una dedica speciale va alla nonna materna, che non c’è più: «A lei devo il culto del dubbio e del sapere. Inizierò Medicina al San Raffaele: è un grande passo, ma sono sicuro che ci sarà da divertirsi». Matteo Baruffi, compagno di Noemi, ha ottenuto 100 e lode. «Durante l’orale è uscito un documento sulle centrali elettriche. Speravo tanto in fisica, la mia materia preferita», racconta. Sorpreso dalla lode, la dedica «a tutti quelli che mi hanno supportato, in particolare alla mia ragazza». Ora si trasferirà a Genova per seguire la sua vera passione: il pianoforte. «Il mio sogno è suonare in un’orchestra o da solista. Ma non escludo l’insegnamento».
Daniele Flematti, invece, ha scelto di puntare sull’ingegneria ambientale, iscrivendosi al Politecnico di Milano: «In questi anni ho stretto un legame bellissimo con i compagni e i professori. È questo che mi ha permesso di vivere al meglio l’esperienza del liceo». La speranza è quella di far crescere ulteriormente l’interesse per le tematiche ambientali. Infine, Paolo Moraschinelli chiude con una riflessione lucida: «Non so quanto senso abbia dedicare a qualcuno un “100”. Non è una laurea o un premio Nobel. Ma se devo ringraziare qualcuno, è la mia professoressa di matematica e fisica, Giulia Gianoli, sempre presente e di grande supporto». Il suo futuro sarà all’università di Pavia, dove studierà Fisica, con un interesse specifico per il nucleare: «Mi piacerebbe lavorare in un’azienda che installa reattori nucleari o fare divulgazione sull’energia blu».
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