
Cultura e Spettacoli / Circondario
Venerdì 11 Luglio 2025
I Gemelli DiVersi si raccontano: il rap anni ’90 e il nuovo singolo
Thema e Strano ripercorrono in un’intervista oltre 25 anni di carriera. Questa sera l’esibizione al “Lavel” di Calolziocorte con uno showcase tra grandi classici e il nuovo singolo uscito oggi: “1993”
Calolziocorte
Da oltre venticinque anni sono attivi sulla scena della musica rap italiana e questa sera - verso le 21.30 - si esibiranno nei pressi del “Lavel”, la nuova struttura aperta da poco più di un mese al Monastero del Lavello. Stiamo parlando dei “Gemelli DiVersi”, quartetto che negli anni si è trasformato in duo, con Thema e Strano a mantenere viva e far crescere la storia di un gruppo fondato il secolo scorso, un percorso unico nel mondo rap italiano. Il duo milanese avrà una sorpresa in anteprima per i fan calolziesi.
Come è nata la passione per l’Hip Hop? STRANO: Da ragazzini, quando noi abbiamo iniziato a scoprire la cultura USA che qui era ancora vergine, anche se c’era qualcuno già che aveva iniziato a portare elementi dell’hip hop insieme al rap, così ho scoperto la musica americana.
Come è scoccata la scintilla verso il rap? THEMA: Io mi sono avvicinato grazie a mio cugino quando mi ha fatto sentire “Raising hell”, disco del 1987 dei “Run DMC”. Poi sono passato ai “Public enemy”, a “Ice-T”, abbandonando la mia passione iniziale per l’heavy metal. In quegli anni stavano iniziando a diventare famosi gli “Articolo 31” e mi è venuta voglia di provare a scrivere rime. Ho iniziato con gli amici e costruito il primo gruppo rap, ma di fatto stavamo solo giocando. Quando abbiamo veramente conosciuto gli “Articolo 31” le cose si sono fatte serie.
Come sono nati i “Gemelli DiVersi”? STRANO: Dall’unione di due “coppie musicali, Io e Grido con THG e Thema. All’inizio ci conoscevamo a malapena, poi siamo entrati nella “Spaghetti funk” e diventati gruppo unico.
Il vostro primo successo è “Un attimo ancora” nel 1998, seguito anni dopo da “Mary”... STRANO: Sono canzoni che hanno fatto la nostra storia ed è positivo che i fan ce le chiedano ancora, la gente le vuole sentire “i classici” e per noi è un piacere cantarle.
Avete iniziato nel 1998, qual è il segreto per avere ancora voglia di proseguire insieme? STRANO: Quello che ci tiene legati è la musica, siamo sempre in giro a suonare per la gente, quella è la forza che ci spinge ad andare avanti. Ci consideriamo un gruppo “popolare” oggi, siamo ancora qui grazie all’affetto della gente.
Come è cambiata la vostra musica rispetto ai tempi? THEMA: Cerchiamo di rimanere sempre noi stessi, restando però al passo coi tempi. In sostanza siamo noi, trasportati nel 2025; manteniamo la nostra identità.
Chi è oggi il vostro pubblico? THEMA: È un pubblico vario, noi ci stupiamo nel vedere quindicenni cantare le nostre canzoni, forse le hanno imparate dai fratelli o dai genitori, anche se oggi è facile tramandare i riferimenti musicali. Direi che abbiamo un pubblico molto trasversale.
Cosa ne pensate dello scenario rap italiano? STRANO: Onestamente non lo seguo molto, il nostro gruppo ha preso una piega molto più “pop”. A me piace Salmo, anche i Dogo, ma seguo con più attenzione la scena USA.
Cosa dovranno aspettarsi i fan di Calolziocorte questa sera? STRANO: Sarà uno showcase di sei brani, unito a un dj set. Ci saranno i nostri grandi classici più il nuovo singolo “1993”, uscito oggi e che canteremo per la prima volta live.
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