Il Coro Cai regala l’atmosfera di Natale

Fondale speciale e scambio di auguriIl grande ritorno del concerto nella sua “casa” naturale: l’auditorium Torelli

Non c’è Natale in città senza il Coro Cai Sondrio. Un evento formato famiglia per la cittadinanza sondriese e non solo. E quest’anno dopo il gran digiuno a causa del Covid è tornato il classico “Concerto di Natale” nella sua casa naturale: l’auditoriun “Torelli” come sempre gremito per l’occasione. A fare gli onori di casa l’irriducibile presidente Aurelio Benetti che con l’assessore alla Cultura Marcella Fratta e la madrina del Coro, Anna Maria Parolo Bettini, ha rivolto ai presenti il più caloroso augurio di Buon Natale.

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Un dono beneaugurante, il concerto, questa volta presentato in una confezione” speciale, con un fondale lasciato alle proiezioni che hanno accompagnato l’intero concerto, per ringraziare i vari sostenitori (il Salumificio Mottolini, Mercato Le Rocce e Pedü Original Eco Friendly Shoes, oltre che dalla Fondazione Creval/Credit Agricòle, dall’Avis di Sondrio e dalla ditta Arturo Locatelli, e naturalmente il Comune di Sondrio) e per rendere il sapore didascalico di ogni canto.

Per entrare nello spirito natalizio niente di meglio che tre canti natalizi accompagnati da tre “Natività”, opere di illustri artisti come Giotto, Filippino Lippi e Gentile da Fabriano. Ben 14 i canti di ispirazione popolare con alcuni bis richiesti a gran voce e la tradizionale “Piccola canta di Natale” finale di Bepi De Marzi. Prima del canto finale e fuori programma, una nota toccante: il Coro ha salutato con una intensa “Ave Maria” e il cuore gonfio di commozione i due compianti coristi usciti di scena anzitempo, Sergio Muraro e Stefano Folini. Molto apprezzato “E’ Natale” di Ivan Cobbe che Franzina ha voluto fosse accompagnato al pianoforte dal maestro Alessandro De Maestri, che aveva partecipato con grande successo anche allo spettacolo su Bonatti al Teatro Sociale del 18 giugno scorso.

Dopo una applauditissima “Ballata del soldato”, con una commovente immagine di un soldato ucraino che abbraccia l’amata, fra la prima e la seconda parte dell’esibizione, è intervenuto il presidente dell’Avis comunale Piero Pallavicini a parlare dell’importanza della donazione del sangue indispensabile per salvare molte vite umane. Non poteva mancare infine il brindisi finale e l’assaggio dei dolci offerti al pubblico dalle famiglie dei coristi accompagnati da commenti entusiasti e commossi sull’ esibizione.

Il presepe vivente

E non finisce qui perché nell’algida sera successiva, scortato dai figuranti del “Presepe Vivente”, il coro si è ritrovato dinanzi ad una folta cornice di gente nell’atrio colonnato del Mvsa, alla presenza del sindaco Marco Scaramellini e degli assessori Fratta e Canovi, per offrire un suggestivo momento musicale a tema natalizio. “Lauda dell’Epifania”, “Oggi è nato in una stalla”, “Marì Betlemme”, hanno creato quell’humus familiare invitando poi tutti a cantare insieme “Natale che passa, Natale che viene, vogliamoci bene, vogliamoci bene” con la “Piccola Canta di Natale” di De Marzi e Geminiani”.

In chiusura, prima del vin brulè, la tradizione classica del “Jingle bells” con il maestro Michele Franzina sempre più prezioso depositario dell’antica arte della direzione corale, autorevole punto d’incontro e guida di una carovana festosa in cammino verso la luce che porta all’umile grotta del Bambinello.

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