Stelvio e Alta Valle i luoghi della guerra
Una mostra al Cast

Cultura alpinaNei magnifici scatti di Elio della Ferrera alcuni siti di grande interesse storico e paesaggistico . «Sono tanti i punti in comune tra il Parco e i musei civici»

Durante le festività si potrà visitare al Cast di Sondrio, il Castello delle storie di montagna al Masegra, la mostra fotografica “Un museo a cielo aperto; i luoghi della Prima guerra mondiale in Alta Valtellina”.

Inaugurazione

Alla presenza di Marcella Fratta, assessore alla cultura, educazione e istruzione del Comune di Sondrio, di Alessandra Baruta, direttore dei musei civici di Sondrio, di Massimo Favaron, responsabile della didattica del Parco dello Stelvio, e di Andrea Brambilla, curatore della mostra, si è così rinnovato un sodalizio culturale tra Comune e Parco che, già nei mesi scorsi, ha proposto iniziative culturali comuni.

La mostra documenta alcuni dei siti della Prima guerra mondiale di maggiore interesse storico e paesaggistico del Parco nazionale dello Stelvio e dell’Alta Valtellina. Qui, per motivi strategici e di prestigio si combatté, fin sulle cime più alte, la cosiddetta Guerra Bianca, nel regno del ghiaccio e, nei lunghissimi e rigidissimi mesi invernali, della neve.

Il tema ben corrisponde all’idea, condivisa dai due enti promotori, dell’importanza dello studio, della conservazione e della valorizzazione del patrimonio storico e culturale della provincia di Sondrio, unico per valore in un contesto montano.

Grazie agli splendidi scatti di Elio della Ferrera – fotografo di Sondrio che ben conosce e sa interpretare la realtà, anche storica, del Parco nazionale dello Stelvio – i luoghi della Grande Guerra vengono mostrati oltre che come elementi di grandissimo valore storico anche come elementi di un paesaggio costruito di cui sono diventati parte integrante e caratteristica.

Realizzata sotto il coordinamento scientifico dello storico dell’ambiente Stefano Morosini, responsabile dei progetti storici sulla Grande Guerra del Parco, l’esposizione fotografica è stata realizzata nell’ambito del “Progetto d’area Grande Guerra: valorizzazione testimonianze e recupero manufatti (itinerari trincee)”, spesa agevolata a valere sul Programma Por Fesr Lombardia 2014 – 2020. «La mostra è il risultato della splendida collaborazione che si è creata con il Parco dello Stelvio, che ha visto entrambi gli enti impegnati nella valorizzazione congiunta del nostro patrimonio culturale, sia storico che ambientale con attività per famiglie, convegni, conferenze e visite guidate», afferma la direttrice Baruta.

«Tanti sono i punti in comune che i musei civici di Sondrio, in particolare il Cast - prosegue -, hanno con il Parco nazionale dello Stelvio e questo sodalizio ci permette di affrontare da molteplici angolazioni il rapporto uomo e ambiente, che per la nostra valle è il fondamento di ogni espressione artistica, della nostra storia e del nostro sguardo verso il futuro».

Gli orari

«La mostra, quindi - aggiunge -, è il punto di partenza delle attività che prevediamo per il 2023, che ci permette di connotare sempre di più il Cast come luogo in cui raccogliere le testimonianze della cultura alpina, guardando al passato per ricordarlo, al presente per viverlo e al futuro per costruirlo».

La mostra resterà esposta al Cast fino alla giornata dell’8 gennaio e sarà visitabile, a ingresso libero, dal giovedì alla domenica con orario 10-13 e 14-18.

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