Lecco, non solo la punta. Servirebbero
anche doppi ruoli

I blucelesti e gli interrogativi del mercato di gennaio.

Foschi può piacere o meno, ma di sicuro ha le idee chiare. Non vuole un qualsiasi acquisto che possa rinforzare la squadra. Vuole solo gente utile al suo modo di giocare. E, come abbiamo sempre scritto, i giocatori utili alla filosofia foschiana sono giocatori di quantità, innanzitutto.

Magari con un tasso tecnico superiore a quelli che, attualmente, ha a sua disposizione, ma di sicuro, se dovesse scegliere, sono preferite doti quali “capacità di sacrificio”, “abnegazione”, “corsa”, “agonismo”. E siccome giocatori con queste caratteristiche e dai piedi buoni sono rari, probabilmente potrebbe arrivare qualche punta “di manovra”, con media gol superiore a Pinzauti e Buso, ma non un bomber a due cifre.

La speranza, però, è l’ultima a morire perché, si sa, se patron Di Nunno è in vena, tutto può succedere. Insistiamo però, soprattutto dopo Lecco-Virtus Verona: non è (solo) l’attaccante, la priorità.

Mancano doppi ruoli sia sulle fasce, e ieri si è visto (a meno che non venga riesumato il povero Rossi) sia in difesa. A centrocampo, invece, ci sono più alternative. Insomma, il mercato bluceleste deve essere intelligente perché per accontentare Foschi non basta prendere “i migliori sulla piazza”. E forse è meglio così. Basti guardare la Triestina: ultima in classifica con un parco giocatori davvero di prim’ordine. A dimostrazione del fatto che raffazzonare rose in base ai nomi dei “top player” non sempre paga. Anche se questo calcio, per chi non se n’intende, è sempre più da “figurine Panini”. Ma per fortuna non (ancora) in serie C.

© RIPRODUZIONE RISERVATA