Cronaca / Circondario
Mercoledì 10 Dicembre 2025
Olginate: contratto sciolto, chiude lo storico bar Aurora
L’attività di fianco al cinema Jolly era stata affidata tramite terzi a Maria Anna Milani. “Un fulmine a ciel sereno, mi era stato assicurato che sarei rimasta”. Il sacerdote: “Mi spiace, va fatto ordine. Riapriremo”.
Olginate
Il bar Aurora chiuderà a fine mese, fino a data da destinarsi. La gestrice e un dipendente si troveranno senza lavoro.
Sono questi gli ultimi giorni di lavoro per lo storico punto di ritrovo che sorge proprio in centro Olginate, tra il cineteatro Jolly e l’oratorio san Giuseppe, a due passi dalla parrocchia. Un’attività che è sempre stata un punto di riferimento per il paese, per clienti di tutte le età e che, dal 2018, era tornata a vivere con la gestione affidata a Maria Anna Milani.
Il contratto che scade il 31 dicembre non verrà rinnovato. Non si sa poi quando il bar Aurora verrà riaperto.
La decisione è giunta come un fulmine a ciel sereno.
La spiega il parroco: «È necessario mettere ordine a una situazione complessa che vedeva una gestione a tre che non poteva funzionare. So che purtroppo non è una decisione che sarà indolore, per chi ci lavorava e per chi si ritrovava al bar», ha affermato il parroco. La parrocchia, infatti, è proprietaria dello stabile chiamato un tempo “Casa del giovane”. Lo dava in affitto i locali alla Cooperativa Aurora, storica realtà di volontariato, che a sua volta affidava la gestione del bar a terzi.
Anna Maria Milani, che da quasi otto anni era riuscita a far ripartire il bar, commenta: «Il giorno di Natale sarà il nostro ultimo giorno di lavoro, dopodiché chiuderemo per liberare i locali» e non nasconde la sua amarezza: «In questi anni il nostro contratto è sempre stato rinnovato perché veniva riconosciuta la bontà della gestione, così come veniva riconosciuta la presenza di una clientela sana. E assicuro che non è facile». Poi prosegue: «Ad agosto, il parroco mi ha annunciato la decisione di rivedere il sistema contrattuale, rassicurandomi però che avrei continuato a lavorare qui» e aggiunge: «Per mesi ho chiesto di avere un nuovo contratto, per avere certezza di questa rassicurazione. Invece, pochi giorni fa mi è stato detto che dovevo chiudere. Avrei capito e accettato senza questioni la decisione, ad agosto. Avrei avuto tempo per aiutare il mio dipendente a trovare un altro lavoro, avrei avuto più tempo anche io. Invece tra venti giorni sarò senza lavoro».
Sulla questione abbiamo sentito anche le altre parti in causa. Italo Cornara, presidente della Cooperativa Aurora, afferma: «In data 1 luglio, la Parrocchia di Olginate, rappresentata dal parroco don Matteo Gignoli, ha espresso l’intenzione di voler rientrare in possesso dei locali dell’immobile sito in Olginate, via don Gnocchi 15, e di gestire direttamente l’attività in essi esercitata. In data 8 luglio il cda della Cooperativa ha deliberato di assecondare la richiesta della Parrocchia, cessando entro la fine 2025 l’attività di bar attualmente gestita da terzi in funzione di contratto d’azienda e di comunicare la disdetta del contratto di affitto di azienda alla società Bar Aurora snc di Milani Maria Anna & c nei termini previsti dal contratto».
Il parroco è ben consapevole dell’impatto che la situazione avrà: «Mi spiace non aver potuto mantenere la parola data, ma le cose sono cambiate. Ho obblighi verso lo Stato e devo attendere risposta della Curia sulla proposta commerciale che abbiamo preparato. Ripeto, occorreva mettere ordine. Quello spazio gestito da terzi rappresentava un corpo estraneo all’interno delle attività della parrocchia e dell’oratorio. Dispiace chiudere quello che è un punto di riferimento per il paese. Dispiace per i lavoratori e per gli habitué. La volontà è di riaprire il prima possibile. In che forma? Stiamo valutando e facendo tutti i dovuti passaggi con la Curia. Non è escluso però che, nell’eventualità, chiameremo per primi gli attuali gestori, sempre se vorranno».
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