
Cronaca / Circondario
Giovedì 26 Giugno 2025
Valmadrera, è Anna Spreafico la vincitrice del “Premio Ultreya”
Si tratta di una borsa di studio in collaborazione col “Fondo della comunità di Valmadrera”
Valmadrera
È Anna Spreafico, 26 anni, di Molteno, la vincitrice di quest’ anno del “Premio Ultreya” intitolato a Luca Magistris; si tratta di una borsa di studio in collaborazione col “Fondo della comunità di Valmadrera” presieduto da Antonio Rusconi. Luca Magistris era rianimatore dell’ospedale di Lecco e membro della commissione medica della nazionale di sci alpino, scomparso tragicamente a maggio del 2010, a 35 anni, stimatissimo nella professione e molto amato per le spiccate doti umane.
Ha ricordato la sorella Laura Magistris: «Il Premio va ogni anno a un giovane medico neolaureato che si sia distinto per meriti accademici. Anna Spreafico si è laureata a pieni voti e con all’Università Bicocca di Milano e con una tesi seguita sia all’ospedale di Monza, sia di Lecco col dottor Antonio Pellegrino». Ha dichiarato la vincitrice: «Per noi giovani medici vincere questo Premio, vagliato da un’autorevole commissione, è un elemento che ci dà conferma di andare nella giusta direzione rispetto a quanto facciamo nella pratica clinica quotidiana. Essere un giovane specializzando non è facile, perché ogni giorno ci confrontiamo con sfide sia nella pratica, sia nella teoria, e sia dal punto di vista umano, concretamente molto difficili. La tesi che ho condotto - ha proseguito Spreafico - è uno studio retrospettivo osservazionale relativamente a pazienti con diagnosi di carcinoma ovarico ad alto grado in stadio avanzato; iin particolare, relativamente all’impatto che ha la mutazione dei geni BRCA1 e BRCA2 sulle caratteristiche cliniche e sugli outcome oncologici». Durante la premiazione, si è congratulato, oltre a Rusconi, anche il sindaco Cesare Colombo, entrambi rimarcando il «valore di questa “tradizione del bene”».
Ospite della premiazione è stato anche il dottor Mario Tavola, che “Ultreya” sosterrà in quanto membro di un «gruppo nazionale - ha chiarito - nato nel 1989 per raccogliere dati e migliorare la cura dei pazienti in Terapia intensiva: abbiamo un database di oltre un milione di pazienti e l’analisi dei dati ci consente di fare progetti. Confrontandoli, si evidenziano punti deboli e punti di forza e dove andare a migliorare. Uno dei progetti sarà oggetto di questa borsa per un ricercatore, per analizzare l’appropriato uso delle risorse in ambito pubblico, che è un dovere anche dei professionisti che ci lavorano».
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