Abbadia, la minoranza dice no al progetto del raccordo per la nuova ciclabile
La minoranza critica il progetto del Comune e della Provincia di Lecco, evidenziando raddoppi dei costi e problematiche tecniche del raccordo.
Abbadia Lariana
Il gruppo di minoranza «La nuova Abbadia Lariana» guidato da Bruno Carenini, dice no al raccordo con tanto di sovrappasso che andrà a collegare la ciclabile Anas da Lecco all’area Bolis all’ingresso dell’area abitata di Abbadia.
Un no dovuto a motivazioni tecniche in quanto il sovrappasso va a «rovinare» paesaggisticamente l’area, e per una questione economica in quanto l’importo complessivo dell’opera passa da 2.166.468 euro a 2.600.000 euro, con un aggravio di 387 euro a carico del Comune, che dovrà reperire risorse per un totale di 787mila euro ai quali si aggiungeranno i maggiori interessi del mutuo e ulteriori imprevisti. Inizialmente il Comune avrebbe dovuto mettere 400mila euro, poi c’è stato un incremento dei costi che ha quasi raddoppiato la spesa.
«L’Amministrazione comunale ha sottoscritto una convenzione con la Provincia di Lecco per la realizzazione del “raccordo pista ciclopedonale” e ha approvato il progetto definitivo dell’opera. Tuttavia, ancor prima ancora dell’avvio dei lavori, i costi previsti a carico del Comune sono più che raddoppiati. Non solo: nella convenzione l’Amministrazione si è impegnata a farsi carico sin da ora di eventuali maggiori spese o imprevisti fino alla conclusione dei lavori» dice Carenini. «L’importo complessivo dell’opera passa da 2.166.468 € a 2.600.000 €. Questi costi riguardano esclusivamente il tratto di raccordo costituito dal sovrappasso e da un segmento di circa 120 metri che costeggerà i condomini Miralago (ex Bolis), per poi reimmettere il traffico ciclopedonale, tramite la strada esistente, sulla provinciale davanti all’ex fabbricato “La Rosa”. In sostanza, questo percorso consentirà a ciclisti e pedoni provenienti dalla nuova ciclopedonale Lecco Abbadia di passare dal lato sinistro al lato destro della provinciale 72».
Il progetto «è realizzato dal Comune di Abbadia ed è cofinanziato dalla Provincia. L’opera presenta problematiche tecniche e un impatto ambientale significativo, senza risolvere i problemi legati al futuro flusso dei ciclisti provenienti dalla ciclabile» proseguono dalla minoranza. «Non possiamo accettare che i costi raddoppino prima dell’approvazione del progetto esecutivo e della gara d’appalto. Non si può assumere alla cieca il rischio di ulteriori spese e imprevisti. Non si possono rinviare lavori più utili alla collettività e, al contempo, vincolare il bilancio di questo mandato e delle future amministrazioni con mutui che non portano benefici reali».
© RIPRODUZIONE RISERVATA