Ferrovie, 57 milioni per i lavori
Tra due settimane partono i cantieri

Ingente l’investimento di Rfi per le opere a binari e stazioni. L’assessore Terzi: «Disagi inevitabili. Ma poi ci sarà una ricaduta positiva»

Lecco - Sondrio

Trenta milioni di euro per «lavori multisettoriali di manutenzione straordinaria, potenziamento e soppressione passaggi a livello propedeutici alle Olimpiadi 2026» e 27 milioni per «interventi di miglioramento dell’accessibilità delle stazioni di Lecco, Colico, Tirano, Morbegno, Tresenda e le fermate di Chiuro, Talamona, Dorio e Abbadia Lariana». A tanto ammonta l’investimento previsto per i cantieri estivi lungo la locale linea ferroviaria. Lo ha confermato ieri l’assessore regionale alle Infrastrutture e opere pubbliche, Claudia Maria Terzi, ricordando che la circolazione sarà interrotta dal 15 giugno al 14 settembre tra Lecco e Tirano e tra Colico e Chiavenna. La situazione Poco più di due settimane di regolare servizio, dunque, e poi i treni lasceranno il posto agli autobus sostitutivi. Una situazione non semplice da gestire, ma – come assicurano dalla Regione – assolutamente inevitabile. E non più procrastinabile, per avere presto trasporti su rotaia ben più performanti. «Questi interventi – spiega Terzi – avranno una ricaduta positiva sulla mobilità di pendolari e viaggiatori in arrivo e transito nella nostra Regione. Ricordo, per esempio, i 27 milioni di euro stanziati per rendere maggiormente accessibile la Valtellina, in previsione delle Olimpiadi Milano Cortina 2026. Interventi propedeutici sì ai Giochi invernali, ma che resteranno in eredità ai territori».

Ancora, «siamo consapevoli dei disagi che questi lavori di potenziamento infrastrutturale creeranno, ma restituiranno una rete ferroviaria più performante, capace di incrementare l’accessibilità e la competitività del territorio, assicurando migliori servizi e qualità del viaggio». È questo, del resto, l’obiettivo di Rete ferroviaria italiana, cui fanno capo tutti gli interventi per «innalzare gli indici di puntualità, regolarità, affidabilità delle linee, oltre che per il potenziamento prestazionale» delle direttrici coinvolte.

E per poterlo fare era inevitabile interrompere «la circolazione dei treni: pertanto, sono stati individuati periodi tali da minimizzare, per quanto possibile, l’impatto sui viaggiatori». Senza dubbio è così, per quanto riguarda la mobilità degli studenti, per i quali il conto alla rovescia per le vacanze estive è già scattato. Meno bene andrà ai turisti, con conseguenze significative sul traffico stradale.

L’assessore fa sapere, inoltre, che «gli investimenti di Rfi sulla rete ferroviaria nazionale» in Lombardia riguardano «oltre 1.700 chilometri in gestione alla stessa società dello Stato». Investimenti ingenti, come si è visto per la linea valtellinese, «introdotti per potenziare e migliorare la qualità della rete anche in termini di sicurezza, come previsto dagli standard europei», ribadisce Claudia Maria Terzi. Dalla Regione, infine, spiegano che «al termine dei lavori, come previsto dalla normativa in caso di rinnovo dell’infrastruttura, la piena velocità nelle tratte interessate dovrà essere raggiunta gradualmente. Per questo motivo, per un periodo transitorio, è previsto un aumento dei tempi di viaggio».

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