Crollo della ruota, sequestrata l’area. Gattinoni: «Carte già a disposizione degli inquirenti»

L’area oggetto del crollo della ruota panoramica è stata posta sotto sequestro penale dalla Procura di Lecco. Non ci sono, a tuttoggi, ipotesi di reato né iscritti nel registro degli indagati, ma il sequestro è stato motivato dall’esigenza di preservare il luogo del disastro da ingerenze esterne, ovvero da contaminazioni dell’area del disastro

Lecco

L’area oggetto del crollo della ruota panoramica è stata posta sotto sequestro penale dalla Procura di Lecco. Non ci sono, a tuttoggi, ipotesi di reato né iscritti nel registro degli indagati, ma il sequestro è stato motivato dall’esigenza di preservare il luogo del disastro da ingerenze esterne, ovvero da contaminazioni dell’area del disastro. Infatti il sequestro è stato operato ex articolo 354 del codice penale che si intitola “Accertamenti urgenti sui luoghi, sulle cose e sulle persone”. Insomma, un atto dovuto della Procura nelle more delle indagini. Anche se ieri, il via vai di curiosi sul lungolago che non rispettavano né transenne né nastri bianchi e rossi era continuo. Ma tant’è.

Il sindaco Mauro Gattinoni, intanto, non può che prendere atto di quanto successo nell’attesa che le indagini vadano avanti: «Per fortuna ci sono stati solo danni alle cose per quanto riguarda sia la ruota panoramica sia alcuni cantieri che sono stati un po’ spostati dal vento in città. Transenne piuttosto che materiale, che è stato spostato dalla sua sede, però poi già sabato sera sono intervenuti un po’ la nostra polizia locale e un po’ il titolare dei cantieri e hanno ripristinato tutte le condizioni di normalità. Abbiamo attivato sabato sera e ieri anche un controllo su tutti i parchi pubblici, quindi l’agronomo ha fatto dei sopralluoghi per vedere se nei parchi pubblici ci fossero delle criticità che non sono però emerse».

Insomma, l’unico dato di fatto è che la ruota è stata messa sotto sequestro: «Non essendoci stati danni particolari a cose o persone non credo ci siano, diciamo, estremi per indagini particolari se non quelle meramente documentali per verificare se le condizioni di montaggio, di sicurezza, di collaudo fossero coerenti con le prescrizioni date. Ovviamente come Comune di Lecco già ieri sera abbiamo messo a disposizione gli incartamenti tecnici relativi alla ruota panoramica e ci sarà tempo da parte degli inquirenti per verificare la corrispondenza con lo stato di fatto».

Il problema ora è capire, nell’imminenza della festa del Lago che cadrà proprio nel prossimo fine settimana, quando potrà essere rimossa la ruota caduta. «Sia nell’interesse ovviamente di un minimo di decoro, di colpo d’occhio della zona, sia anche nell’interesse del gestore che in ultima analisi è l’unico vero danneggiato purtroppo da questo stratempo, speriamo di poterla rimuovere al più presto. L’unico vero danneggiato è il gestore della ruota che ha avuto la prontezza l’altra sera di far allontanare i propri avventori mentre appunto stava affrontando quello che poi purtroppo è accaduto. Lui dovrà fare le proprie verifiche anche con le assicurazioni verso terzi. Ma da parte nostra mi pare di aver capito che i danni sono pochi: alla fine mi sembra che ci sia una panchina di mezzo, l’aiuola da rifare e poi capire come è ridotto il monumento a Pietro Vassena. Anche l’assessore ai Lavori Pubblici Maria Sacchi si è attivata perché appunto c’erano alcune transenne al cantiere del Tamoil e alla De Amicis che si erano spostate più del materiale del cantiere di via Turbada, dei pannelli isolanti. Sostanzialmente roba leggera che è volata via un po’ dappertutto».

Gru, teatro, tribunale, è tutto in ordine. Anche la festa della speranza, per mille animatori oratoriali, alla presenza dell’arcivescovo Mario Delpini è andata bene ma non si è tenuta, come previsto inizialmente, in piazza Garibaldi.

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