La sfida di Peccati: «Un nuovo corso per la Canottieri»

Il neo eletto presidente: »Con Cariboni leale collaborazione»

Lecco

Il commercialista Michele Peccati (classe 1965), “una vita” da socio, consigliere e anche vicepresidente della Società Canottieri Lecco 1895, da mercoledì sera – e dopo mesi di crisi del circolo, culminate con le elezioni di fine novembre scorso – è il nuovo presidente del sodalizio più antico e prestigioso del nostro territorio.

Un’elezione lampo (in mezz’ora, nel primo consiglio direttivo del nuovo corso) dopo che dinamiche e maggioranze fra i nove consiglieri neo-eletti erano ormai ampiamente definite.

Disponibile, determinato e con idee chiare...

La mattina dopo aveva ricevuto un incarico tanto prestigioso?

Innanzitutto volevo ringraziare tutti i consiglieri, in quanto la nomina è avvenuta all’unanimità. Anche questo è un segnale forte, rispetto a tutti gli avvenimenti che sono successi negli ultimi mesi. Poi ufficialmente, e comunque da statuto, entriamo con i pieni poteri dal primo di gennaio, Chiaramente da oggi cominceremo a lavorare per arrivare al primo di gennaio pronti con tutto quello che serve; e avremo anche la collaborazione, sono sicuro come è avvenuto già ieri (mercoledì sera. Per chi legge.ndr), dell’ex presidente Marco Cariboni. Per quanto già ci siamo detti in consiglio...

Infatti la sensazione è che tutto si sia svolto in un clima di grande cordialità.

Sì, sicuramente. Anche per questo mi sento di ringraziare Marco. In quanto si è messo a disposizione, per adesso, non più nel ruolo di presidente ma sempre nel ruolo di presidente onorario. Visto che chiaramente presidente onorario era e tale resta. E adesso darà il suo contributo all’interno del consiglio con la carica di consigliere e chiaramente con tutto il bagaglio e l’esperienza sua di questi 40 anni e più di presidenza.

La primissima cosa che farà da massimo dirigente della Canottieri Lecco?

Primissima cosa da fare? Come detto nelle interviste precedenti: fare un punto della situazione su come stanno le varie sezioni sportive. Andremo a individuare dove intervenire in maniera tale da poter rilanciare subito la pratica sportiva in Canottieri. Primissime cose saranno – da calendario - le regate veliche, che vanno confermate entro il 31 dicembre. Quindi come prima cosa andremo a vedere qual è il calendario; in maniera tale da poter dare continuità per la stagione futura. Poi, chiaramente, vedremo ciò che era “sul piatto”. E bisognerà andare a capire cosa poter fare, per riportare più atleti possibile del nuoto nel nostro circolo.

Si dice che sia complicato reperire allenatori - magari in aggiunta a quelli che già ci sono - in particolare per canoa e canottaggio.

Sicuramente non è un compito facile, però stiamo già lavorando. Stiamo già cercando di identificare delle persone che possano dare una mano in maniera tale da poter dare quello spunto che negli ultimi tempi è un po’ mancato. Ci auguriamo, con la collaborazione di tutti, di riuscire a farlo nel più breve tempo possibile. Ma sono certo che ce la faremo...

Deleghe non ancora definite: si parla, per esempio, dello stesso Ugolini al nuoto e di Anderis alla canoa...

Non posso dire niente in merito, in quanto il tempo tra l’elezione di ieri e l’inizio dell’anno servirà appunto anche per andare a definire le varie deleghe da attribuire. Sì, si hanno già delle deleghe di massima, ma non sono ancora state assegnate e definite in toto. Quindi non me la sento adesso di dirle del nuoto a Ugolini, piuttosto che a Rusconi.... Ci sono tutta una serie di valutazioni da fare e questi giorni serviranno per metterle a punto. Cosa comunque da sottolineare è che, consiglieri a parte, secondo me l’obiettivo è quello anche di riuscire a coinvolgere più persone possibili che possano anche essere consiglieri che siano stati candidati non eletti; o anche dei semplici volontari.

Quindi potrebbe anche darsi che gli ex vicepresidenti non ricandidati, Lucia Micheli e Stefano Gerosa, tornino con deleghe o cariche pur non essendo consiglieri?

Nulla è escluso. Per portare avanti un’associazione sportiva - soprattutto di grandi dimensioni come la Canottieri Lecco - non si può fare affidamento solo affidamento su allenatori “stipendiati”; nel senso di “non volontari”. Si riesce a fare poco e per questo bisogna riuscire a coinvolgere più gente possibile. Poi è chiaro che la responsabilità cade sempre sui consiglieri. Va bene far partecipare più persone possibili, però alla fine la responsabilità sarà in capo al consigliere con le deleghe.

Marco Cariboni presidente onorario: in consiglio e con un voto da presidente onorario?

No, no, il voto è come fosse in consiglio, come fosse un consigliere normale, Non avrà un doppio voto. Attenzione: la carica di presidente onorario è una cosa, ma il voto in consiglio vale un voto a una testa come tutti gli altri consiglieri.. Poi è chiaro che la sua esperienza non può che esserci utile, però sotto l’aspetto numerico vale come un consigliere normale, perché nell’ambito delle cariche solo il voto del presidente vale doppio e soltanto in caso di parità.

Infine: emozionato per questa nomina?

Sicuramente sì, perché per me la Canottieri vuol dire tanto. Questo incarico lo sento come un onore, ma anche una grossa responsabilità e così, chiaramente, l’emozione c’è. Però c’è anche la consapevolezza di far parte di una struttura che conosco e non c’è la paura di iniziare una nuova avventura, senza averne le conoscenze. Lo vivo veramente come una cosa che mi appartiene con tutto il peso di conseguenza. Le due cose si bilanciano: è una grossa emozione e anche una grande soddisfazione.

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