Cronaca / Lecco città
Martedì 09 Dicembre 2025
Lecco, Stalking: processo a Morgan sospeso, la parola alla Corte Costituzionale
Accolte le obiezioni della difesa del musicista in merito al reato di stalking. Contestati atti persecutori e diffamazione aggravata.
Lecco
Rilevante – «non manifestatamente infondata» – la questione di legittimità costituzionale sollevata dai difensori di Morgan (il musicista cantautore 52enne Marco Castoldi) nel processo che vede imputato quest’ultimo dei presunti reati di stalking e diffamazione nei confronti di Angelica Schiatti, cantante di Merate. La decisione di sospendere il processo e inviare gli atti alla Corte Costituzionale è stata presa dalla giudice Martina Beggio, decretando di fatto uno stop al processo (vicenda giudiziaria nata a Monza, e poi trasferita per competenza territoriale a Lecco, che si trascina da anni per varie lungaggini). L’avvocata Rossella Gallo, nelle udienze scorse, aveva posto al tribunale una questione costituzionale relativa alla norma del codice che, per il caso del reato di stalking, non consente al giudice di procedere all’estinzione del reato quando viene attuata una condotta riparatoria considerata ‘congrua’ da parte dell’imputato, come per esempio un risarcimento (possibilità prevista per esempio nei casi di reato derivante da cosiddetto “revenge porn”).
Una volta depositata l’offerta economica che il tribunale ha considerato effettivamente «congrua» (100mila euro, che la meratese Schiatti ha tenuto come «acconto sul maggior dovuto», rifiutandosi di ritirare la querela), la giudice ha preso in considerazione l’eccezione dell’avvocata Gallo (che difende Morgan assieme al collega Leonardo Cammarata) ritenendola comunque meritevole di approfondimento da parte della Consulta. Ora, dunque, processo sospeso, in attesa della decisione della Corte Costituzionale (con tempi prevedibilmente non brevi).
Le accuse mosse a Castoldi sono appunto quelle di atti persecutori e di diffamazione aggravata per serie di messaggi pubblicati anni fa dall’ex “giudice” di X Factor su una chat di gruppo, nella quale pubblicava frasi volgari sul conto della cantante meratese, con la quale aveva allacciato in precedenza un rapporto sentimentale. Vengono contestate chiamate continue, messaggi, tentativi di prendere contatti con la parte offesa. In un’occasione, nella speranza di comunicare con lei, avrebbe finto di essere un famoso rapper-cantante italiano, il torinese Willy Peyote, interessato a una collaborazione artistica.
Nei confronti di Morgan, né la procura di Monza all’epoca delle prime indagini, né quella di Lecco, dopo il trasferimento del fascicolo per motivi di competenza territoriale, hanno ravvisato gli estremi per l’emissione di una misura cautelare, anche blanda.
© RIPRODUZIONE RISERVATA