
Cronaca / Lecco città
Venerdì 27 Giugno 2025
Una casa per chi lavora nel turismo: arrivano 120 milioni di euro
Garantire alloggi dignitosi ai lavoratori del turismo: è la misura varata dal Governo su proposta del ministero del Turismo, che punta a risolvere una delle criticità più sentite anche nel Lecchese
Lecco
Un piano straordinario da 120 milioni di euro per garantire una casa – dignitosa, stabile e accessibile – a chi lavora nel turismo. È la misura approvata dal Consiglio dei ministri su proposta del ministero del Turismo, e che guarda da vicino anche al territorio lecchese, dove la carenza di alloggi per i lavoratori stagionali è un freno concreto per la crescita del settore. «Un segnale importante di attenzione», lo definisce Severino Beri, presidente di Federalberghi Lecco, che da tempo segnala le difficoltà nel reperire personale proprio a causa dell’assenza di soluzioni abitative.
Per il 2025 sono già disponibili 44 milioni di euro, metà dei quali destinati alla copertura parziale dei canoni di affitto: chi mette a disposizione appartamenti per almeno cinque anni potrà offrire tariffe ridotte del 30% rispetto al mercato, grazie al contributo statale. Il resto della somma servirà per nuove realizzazioni e ristrutturazioni, in una logica di medio termine, con ulteriori 38 milioni l’anno fino al 2027. «È un problema nazionale, ma nei territori a forte vocazione turistica come il nostro si sente ancora di più – osserva Beri – A Varenna, ad esempio, trovare una casa in affitto è praticamente impossibile. Per questo, nel gruppo con cui ho lavorato fino a pochi mesi fa, ci siamo sempre dovuti spostare: Perledo, Bellano, Dervio, Mandello. Ma poi c’è anche la questione dei trasporti, del parcheggio, degli spostamenti quotidiani. Se si riuscirà a costruire o ristrutturare immobili in zone più vicine alle strutture ricettive, sarà un grande passo avanti».
Il decreto prevede anche la possibilità per gli imprenditori del settore di investire direttamente nella realizzazione degli alloggi, con incentivi mirati. «Non siamo più negli anni ’90, quando bastava un appartamentino arrangiato – aggiunge Beri – Oggi il personale vuole e merita comfort: aria condizionata, connessione, spazi decenti. Se vuoi che, ad esempio, i camerieri arrivino al mattino col sorriso a preparare la colazione, devi metterli nelle condizioni di dormire bene. Altrimenti se ne vanno altrove. E il problema non è solo italiano: oggi i lavoratori arrivano da tutta Europa e oltre, dall’Est, dal Sudamerica, ma poi non trovano un posto dove stare. Questo scoraggia sia loro che le imprese».
Il comparto turistico rappresenta ormai una colonna dell’economia nazionale, ma lo squilibrio fra domanda e offerta di lavoro resta una delle fragilità principali. «Con questa misura – aveva spiegato la ministra Santanchè – vogliamo migliorare le condizioni di vita e di lavoro di chi opera nel settore e, al tempo stesso, sostenere le imprese, che spesso non riescono a mantenere stabile il personale proprio a causa di queste difficoltà logistiche».
Per Federalberghi Lecco sarà importante ora seguire con attenzione i decreti attuativi: «Bisognerà capire a chi andranno i fondi – agli albergatori, ai proprietari di casa, direttamente ai lavoratori? – e con quali modalità. Ma intanto il segnale c’è, ed è forte. Finalmente si è preso in carico un problema strutturale che ostacola lo sviluppo. Speriamo sia davvero l’inizio di un cambiamento concreto».
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