
Cronaca / Valsassina
Mercoledì 09 Luglio 2025
Rifugio Cazzaniga-Merlini, via ai lavori nonostante l’esclusione dal bando: «Non ci fermeremo»
Durante il 72° Raduno sezionale ai Piani di Artavaggio, il presidente dell’Ana Lecco Emiliano Invernizzi ha annunciato l’avvio dei lavori di ammodernamento e ristrutturazione per il “nido d’aquila”, simbolo delle penne nere lecchesi

Moggio
Il rifugio Cazzaniga-Merlini ai Piani di Artavaggio, di proprietà della Sezione Ana di Lecco, prosegue il suo ammodernamento nonostante non sia stato vinto il bando regionale sul quale gli alpini contavano. Lo ha annunciato il presidente degli alpini lecchesi Emiliano Invernizzi in occasione del 72° Raduno sezionale tenutosi al rifugio con la partecipazione di circa 300 penne nere. Si tratta di opere «necessarie e urgenti - ha sottolineato Invernizzi - per quello che è il nostro nido d’aquila». Tante le cose da rimettere a posto: la rinnovata copertura dell’edificio vedrà l’inserimento dell’impianto fotovoltaico, saranno ripristinate le facciate e sostituiti gli infissi; installata la nuova caldaia con relativo serbatoio Gpl esterno interrato al nuovo impianto di sanificazione dell’acqua piovana. E sarà provveduta l’impermeabilizzazione dei serbatoi, fino alla ristrutturazione della parte più antica, che è il cuore del rifugio progettato dall’architetto Mino Fiocchi negli anni ’20 del secolo scorso.
«Per eseguire questi interventi abbiamo partecipato a un bando regionale da cui siamo stati esclusi per un cavillo - ha lamentato il presidente Invernizzi -. Questo inconveniente, però, non ci fermerà: i lavori saranno eseguiti comunque», ha assicurato tra gli applausi dei presenti. Va ricordato che un’altra consistente parte di interventi, per lo più frutto di lavoro volontario, era stata effettuata a partire dal 2023 per consentire la riapertura del Cazzaniga-Merlini nel giugno del 2024. L’annuncio del presidente delle penne nere lecchesi è venuto nel corso della bella giornata di sole che ha accolto le centinaia di alpini saliti per il 72° Raduno sezionale, domenica 29 giugno, ai quasi duemila metri del Cazzaniga-Merlini. Come ha sottolineato Invernizzi, questo appuntamento di inizio estate è una sorta di “ritorno alle origini” per le penne nere: il «richiamo della montagna ai propri figli», ha ricordato. E non soltanto alpini, visto che erano presenti anche numerosi familiari ed escursionisti di passaggio, oltre a una cinquantina di gagliardetti dei Gruppi e cinque vessilli sezionali (Como, Monza, Milano, Brescia e Varese), con naturalmente il vessillo della Sezione di Lecco a fare gli onori di casa.
Splendido colpo d’occhio, le magliette verde oliva dei ragazzi e delle ragazze che hanno partecipato al Campo scuola alpino tenutosi in Valsassina, dove hanno potuto per qualche giorno vivere l’esperienza della vita in comune sperimentando la fatica ma anche la bellezza dell’alpinità. La Messa è stata celebrata da don Gianmaria Manzotti, responsabile della Pastorale giovanile del Decanato della Valsassina, che nell’omelia ha ricordato lo “spirito del sacrificio” tipico dello “stile alpino” e i tanti che “hanno donato la vita” per il bene comune. Una parola che “sembra in disuso” ma che, per gli alpini, è sempre attuale e sostiene il quotidiano lavoro a favore soprattutto dei più deboli.
© RIPRODUZIONE RISERVATA