Appello dei sindaci per votare ai referendum, anche Gattinoni firma

Oltre 50 primi cittadini hanno aderito all’appello in favore della partecipazione al voto per i 5 referendum previsti l’8 e il 9 giugno prossimi. Tra le prime firme spiccano quelle dei primi cittadini di quasi tutti i capoluoghi di regione e di decine di altre città italiane, tra cui il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni

Lecco

Oltre 50 primi cittadini hanno aderito all’appello in favore della partecipazione al voto per i 5 referendum previsti l’8 e il 9 giugno prossimi. Tra le prime firme spiccano quelle dei primi cittadini di quasi tutti i capoluoghi di regione e di decine di altre città italiane, tra cui il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni.

I sindaci firmatari considerano il voto referendario un «appuntamento democratico rilevante, che offre a tutte e tutti la possibilità di incidere direttamente su temi che riguardano la vita quotidiana, il lavoro, i diritti e la cittadinanza» e ritengono doveroso «promuovere e incoraggiare la partecipazione» anche per ridurre «la distanza tra le istituzioni e i cittadini» perché la «forza della democrazia si misura anche nella capacità di ascoltare e coinvolgere».

Secondo i primi cittadini: «I referendum vertono su temi decisivi nel presente e per il futuro, sui diritti del lavoro e su quelli di cittadinanza per i nuovi italiani, e sono un’opportunità per riflettere insieme, per discutere nel merito delle questioni proposte, e per esprimere una volontà collettiva attraverso il voto» e si devono invitare «tutte e tutti a informarsi, a discutere, a confrontarsi, e soprattutto a recarsi alle urne».

Il richiamo finale dell’appello, rivolto a tutti i sindaci e le sindache italiani affinché aderiscano, recita: «L’8 e 9 giugno esercitiamo un diritto fondamentale: partecipiamo al referendum. Facciamolo come gesto di cittadinanza attiva, di fiducia nella democrazia, di impegno per una società più consapevole, giusta e partecipata».

Ecco il testo completo dell’appello:

L’8 e 9 giugno prossimi i cittadini e le cittadine italiane saranno chiamati a esprimersi su cinque quesiti referendari. Si tratta di un appuntamento democratico rilevante, che offre a tutte e tutti la possibilità di incidere direttamente su temi che riguardano la vita quotidiana, il lavoro, i diritti e la cittadinanza.

Come sindaci e amministratori locali, sentiamo il dovere di promuovere e incoraggiare la partecipazione a questo importante esercizio di democrazia. In un tempo in cui la distanza tra le istituzioni e i cittadini rischia di allargarsi, ogni occasione di coinvolgimento diretto è preziosa. Il referendum rappresenta uno degli strumenti più alti di partecipazione, attraverso il quale le persone possono contribuire a orientare le scelte del Paese.

La forza della democrazia si misura anche nella capacità di ascoltare e coinvolgere. In un momento in cui il dibattito pubblico è spesso dominato da sfiducia e cresce l’astensionismo elettorale, riconquistare lo spazio della partecipazione consapevole e informata è essenziale. I referendum vertono su temi decisivi nel presente e per il futuro, sui diritti del lavoro e su quelli di cittadinanza per i nuovi italiani, e sono un’opportunità per riflettere insieme, per discutere nel merito delle questioni proposte, e per esprimere una volontà collettiva attraverso il voto.

Partecipare significa assumersi la responsabilità di contribuire al bene comune. Significa affermare che la democrazia è viva, e che ogni cittadino ha voce e potere decisionale. Invitiamo quindi tutte e tutti a informarsi, a discutere, a confrontarsi, e soprattutto a recarsi alle urne.

L’8 e 9 giugno esercitiamo un diritto fondamentale: partecipiamo al referendum. Facciamolo come gesto di cittadinanza attiva, di fiducia nella democrazia, di impegno per una società più consapevole, giusta e partecipata.

© RIPRODUZIONE RISERVATA