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Martedì 10 Giugno 2025
Lecco, a un anno dalle elezioni l’obiettivo del centrodestra è trovare la quadra sul nome del candidato entro luglio
L’ipotesi di una spaccatura della coalizione e di una corsa solitaria della Lega con Mauro Piazza come sindaco appare remota.
Lecco
Ad un anno dalle comunali di Lecco, l’ipotesi di una spaccatura della coalizione di centrodestra e di una corsa solitaria della Lega con Mauro Piazza come candidato sindaco appare remota. Dopo le ultime interviste, utili innanzitutto ad evidenziare l’esistenza di antipatie personali reciproche tra alcuni dirigenti di primo piano leghisti e meloniani, è scesa in campo la diplomazia sull’asse Lecco – Milano.
Proprio a palazzo Lombardia Mauro Piazza ricopre un ruolo molto delicato come quello di sottosegretario ai rapporti tra la giunta di Attilio Fontana e il consiglio regionale in un quadro in cui Fratelli d’Italia è il primo partito della coalizione ed esprime diversi assessori. Uno strappo così netto da parte dei leghisti all’ombra del Resegone avrebbe inevitabilmente delle ricadute non solo in Regione ma anche a villa Locatelli, lì dove la presidenza di Alessandra Hofmann si regge a sua volta su una maggioranza di centrodestra. Tutto questo in una situazione in cui Lecco sarà al centro dell’attenzione nazionale nei mesi precedenti alle elezioni per via delle Olimpiadi e delle relative opere infrastrutturali che verranno inaugurate, a partire dal quarto ponte.
La posta in gioco, in altre parole, è molto delicata. È anche per questo che, dopo le prese di posizione ufficiali degli ultimi giorni, i canali di dialogo tra partiti si sono attivati su input delle segreterie regionali. Trattandosi di un capoluogo di provincia, la scelta del candidato sindaco del centrodestra per Lecco dovrà ricevere il via libera dai dirigenti regionali dei tre partiti. L’obiettivo della coalizione è quello di trovare una quadra entro luglio per poi partire con la campagna elettorale da settembre. Il favorito per il ruolo di candidato sindaco, ad oggi, è Filippo Boscagli, esperto capogruppo meloniano a palazzo Bovara. Sul tavolo rimangono anche i nomi di Piero Poli, primario di Ortopedia all’ospedale Manzoni di Lecco nonché medaglia d’oro nel 4 di coppia di canottaggio alle Olimpiadi di Seul 1988. Il suo nome godrebbe in particolare del sostegno di quel Antonio Rossi a cui nelle scorse settimane è stato chiesto più volte di guidare la coalizione. Un’offerta sempre declinata dall’olimpionico fino ad ora. L’altro nome, anche se con quotazioni più basse, è Emilio Minuzzo, capogruppo di Lecco ideale – Lecco merita di più – Forza italia a palazzo Bovara. Di sicuro, però, c’è almeno un’altra carta coperta che verrà portata all’attenzione delle segreterie regionali. Non è dato sapere, ad oggi, se si tratta di un profilo politico o di un candidato della società civile. In ogni caso, per chiunque accetterà di guidare la coalizione impostare la sfida a Mauro Gattinoni in questo clima non sarà semplice. La sofferenza rispetto ai continui litigi tra i due partiti principali sarebbe forte anche tra i papabili per il ruolo di candidato sindaco. In questo quadro rimane una grande incognita: la possibilità che il Parlamento approvi la modifica alla legge elettorale per i Comuni sopra i 15mila abitanti secondo cui basterebbe vincere con almeno il 40% dei voti, invece dell’attuale 50% + 1, per venire eletti al primo turno senza il ballottaggio. Se questo scenario si concretizzasse, sarebbe di certo una forte iniezione di carburante per il rafforzamento dell’unità della coalizione.
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