Presidenza di Lario Reti, in pole
position Lorenzo Riva

A due settimane dalla prossima assemblea dei sindaci, prevista il 18 giugno, le forze politiche sarebbero fortemente orientate a convergere sul nome dell’ex presidente di Confindustria, già candidato con l’ex terzo polo alle ultime regionali e ora dato come vicino a Forza italia

Lecco

Prende corpo l’ipotesi di Lorenzo Riva come nuovo presidente di Lario Reti. A due settimane dalla prossima assemblea dei sindaci, prevista il 18 giugno, le forze politiche sarebbero fortemente orientate a convergere sul nome dell’ex presidente di Confindustria, già candidato con l’ex terzo polo alle ultime regionali e ora dato come vicino a Forza italia. Un profilo considerato ideale per un presidente competente e condiviso. Se la scelta fosse confermata, Riva prenderebbe il posto di Lelio Cavalier, prossimo a concludere il suo terzo mandato alla guida di Lario Reti.

Sulla strada verso la chiusura dell’accordo, però, ci sarebbero ancora alcuni ostacoli, in particolare nel rapporto tra centrosinistra e civici. Ora, nell’azionariato delle partecipate più un Comune è popoloso, e più “pesa”; e il centrosinistra governa, tra gli altri, il capoluogo e tre dei cinque Comuni più grandi, ovvero Oggiono, Casatenovo e Merate. La volontà della coalizione a guida Pd sarebbe quella di far valere la sua ultima “conquista” amministrativa, ovvero Merate, e il rafforzamento del proprio peso nell’azionariato che da questa discende. Tradotto: oltre al nome espressione del Comune di Lecco, che secondo indiscrezioni potrebbe essere Chiara Tagliaferri, ex candidata alle comunali nella lista di Fattore Lecco, il centrosinistra vorrebbe esprimere anche un altro membro del Consiglio di amministrazione. Tra i nomi sul tavolo ci sarebbero l’ex sindaco di Robbiate Daniele Villa e altri ex amministratori del Casatese.

In un Cda formato dal presidente e da quattro membri, escludendo i due posti destinati al centrodestra, l’inserimento di un secondo nome espressione del centrosinistra occuperebbe il posto di Elena Vaccheri, attualmente in Consiglio di amministrazione in quota civici. Civici che, a loro volta, vorrebbero inserire nel cda Giovanni Ghislandi di Imbersago, ex consigliere provinciale non riconfermato alle ultime elezioni, su cui però ci sarebbe l’opposizione di diversi amministratori del Meratese. Al nome del quarto membro del consiglio di amministrazione si lega la presidenza del comitato di indirizzo e controllo, guidato dal civico Aldo Riva. Il sindaco di Castello Brianza godrebbe dell’apprezzamento di un gran numero di amministratori di diverse aree politiche. L’ipotesi di un inserimento del sindaco di Merate Mattia Salvioni al posto di Riva, a fronte di un inserimento di Ghislandi in Cda, sarebbe vista con forte contrarietà.

Sul fronte centrodestra, invece, ci potrebbe essere la riconferma di Pietro Galli, attuale vicepresidente in quota Lega, in uno scenario in cui il resto del cda e forse anche il presidente del comitato di indirizzo e controllo sarebbero rinnovati. Se confermato, si tratterebbe di uno stravolgimento importante per la governance di una società impegnata nel portare avanti un piano di investimenti da centinaia di milioni di euro nei prossimi anni.

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