Sanità pubblica, il Pd: «Sondrio e Sondalo simboli di una regione che si è dimenticata della montagna»

Due interrogazioni presentate dal Gruppo consiliare del Partito Democratico in Regione Lombardia, a primo firmatario Carlo Borghetti, e condivise con la segreteria provinciale dem di Sondrio, riaccendono i riflettori sui problemi cronici che colpiscono la sanità pubblica in provincia

Sondrio

Due interrogazioni a risposta scritta alla Giunta regionale sono state presentate martedì da Carlo Borghetti, consigliere del Pd, sul rilancio della piena operatività dell’Unità spinale del Morelli di Sondalo, sullo stanziamento di ulteriori risorse per migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria e assicurare la manutenzione straordinaria del patrimonio immobiliare dell’ospedale sondalino e sulle determinazioni di Regione Lombardia riguardo allo studio di Francesco Florian sulla costituzione di una fondazione pubblico-privata per la gestione del complesso Morelli. Ma non solo, perché una seconda interrogazione, vede sempre primo firmatario Borghetti ed è incentrata sul polo ospedaliero di Sondrio, sul suo ampliamento, per il quale sono stati stanziati da tempo parecchi soldi, 70 milioni di euro, ma che non è stato ancora attuato.

Entrambe le interrogazioni sono state condivise con la segreteria provinciale del Pd, guidato da Michele Iannotti, che, ieri, ha diffuso un comunicato stampa in cui spiega nel dettaglio la ratio dell’iniziativa.

«Per quanto riguarda Sondrio - dicono Borghetti e Iannotti - per la sua collocazione baricentrica sul territorio provinciale rappresenta un presidio strategico per l’intera area montana eppure, nonostante i 70 milioni deliberati da Regione Lombardia nel 2021, nulla si è mosso, nessun cantiere è stato aperto. E, intanto, i tempi di attesa si allungano a dismisura e se prima un cittadino su venti della provincia di Sondrio rinunciava a curarsi, oggi è uno su nove. Un dato drammatico e inaccettabile, per cui chiediamo a Fontana e Bertolaso scelte operative, cronoprogrammi chiari, cantieri che si aprano e lavori che iniziano».

Altro capitolo quello di Sondalo per il quale si sono spesi anche i vertici del movimento popolare “Rinascita Morelli autonomo” che hanno sollecitato Borghetti ad interrogare il Consiglio sulle questioni che stanno a loro, e non solo, a cuore.

«A distanza di più di due anni dall’approvazione della legge sul funzionamento delle tre unità spinali lombarde, quelle del Niguarda, del Morelli e di Mozzo (Bergamo), non ha ancora avuto l’implementazione prevista - dice Borghetti -. Sondalo è un presidio importante di valenza territoriale e regionale e, per le lesioni del midollo, persino sovraregionale, per cui la funzionalità completa dell’Unità spinale è un segnale tangibile che Regione vuole davvero investire in quella struttura e non lasciarla lentamente svuotarsi. Risultano stanziate a favore del territorio della provincia di Sondrio - è poi scritto nell’interrogazione -, in previsione dell’evento olimpico Milano-Cortina, risorse per investimenti in ambito sanitario pari a quasi 120 milioni di euro dei quali solo 3,2 destinati al Morelli».

Ciò che il Pd chiede, alla Regione, quindi, è chiarezza in merito agli investimenti su Sondalo e Sondrio.

«La Regione deve dire quali investimenti intende fare sui due ospedali - insiste Iannotti - e quale ruolo intende dare a queste strutture ospedaliere. Vivere in montagna non può significare avere meno diritti in tema di salute. La sanità pubblica va messa al centro soprattutto nei territori più fragili come quello della provincia di Sondrio».

Dal canto loro, gli esponenti del movimento “Rinascita Morelli autonomo”, via social, ringraziano il gruppo consigliare regionale Pd per la sollecitudine nell’interrogare la Giunta regionale sul Morelli «e ora attendiamo la risposta, non solo formale - dicono -, ma nei fatti».

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