
Ansa Tecnologia
Martedì 29 Aprile 2025
Avio, l'Ue tuteli i suoi lanciatori per competere con gli Usa
Proteggere
lo
strategico settore
dei
lanciatori europei
: è l'appello lanciato all'Europa da Giulio Ranzo, amministratore delegato di Avio, l'azienda italiana che realizza il razzo Vega C, il nuovo lanciatore della flotta dell'Agenzia Spaziale Europea e basata su una tecnologia innovativa. A margine del
volo del satellite europeo Biomass con un Vega C
, nel centro spaziale europeo di Kourou (Guyana Francese), Ranzo osserva che per competere con aziende come SpaceX occorre adottare politiche protezioniste nel settore, come già fanno da anni gli Stati Uniti.
"Tendiamo a dare molte cose per scontate - prosegue - ma se oggi abbiamo in orbita Biomass e
come Europa
possiamo vantare delle
capacità ineguagliate
per lo
studio del nostro pianeta
è perché dietro c'è stato
per anni
un lungo e importante lavoro di
sviluppo
e di
investimenti
".
Il
2026
si prospetta per Avio come un anno ricco di
importanti novità
a partire dall'
autonomia nella commercializzazione dei lanci con Vega C
e la responsabilità dei lanci,
senza più legami di dipendenza
con la francese
Arianespace
, e l'introduzione di nuovi miglioramenti, come il
motore P160C
, più potente dell'attuale P120C (da 120 tonnellate di propellente) che potenzierà sia Ariane 6 e Vega C. Un avanzamento tecnologico che permetterà al più grande lanciatore europeo
Ariane 6,
nella versione con 4 booster P160C di Avio, di t
rasportare in un solo lancio 34 satelliti
della
costellazione Kuiper di Amazon
per le connessioni internet globali.
"In
Europa
non ci rendiamo conto di quanto siamo
competitivi in tanti settori
, compreso quello dei
lanciatori
, ma ci dobbiamo confrontare con i lanciatori americani come quelli di
SpaceX
, i cui
lanci istituzionali
vengono
acquistati
dal
governo Usa
a
prezzi 4 volte superiori
rispetto al costo effettivo", osserva Ranzo. "Questo accade grazie a una
politica protezionista americana
, che permette poi di rendere le proprie imprese molto competitive sul mercato internazionale".
Secondo Ranzo l'
accesso allo spazio
dovrebbe essere concepito sempre più come una
risorsa strategica
su cui è necessario investire affinché possa svilupparsi al meglio e
garantire autonomia all'Europa
. "Siamo l'
unico continente al mondo
- rileva - che consente il
lancio di missioni istituzionali con razzi di un altro Paese
. Negli Usa tutto questo non si può fare, tutelano il proprio mercato interno. In alcune occasioni Europa e Italia hanno affidato lanci di proprie missioni a lanciatori straniere, negli Usa non potrebbe avvenire".
Per questo, conclude, "chiediamo maggiori attenzioni. Il mio è un
appello alle istituzioni
perché ci vengono chiesti sconti sui lanci, ma parallelamente
dobbiamo competere
con chi invece ha garantita la possibilità di lanci istituzionali a costi molto alti, con margini che permettono poi di competere sul mercato a prezzi molto inferiori".
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