
C'è una misteriosa rete cosmica di origine sconosciuta , costituita da l unghissimi e sottili filamenti di onde radio che attraversano l'ammasso di galassie Abell 2255, a 800 milioni di anni luce dalla Terra . E' stata scoperta grazie allo studio internazionale guidato dall'Italia con l'Istituto Nazionale di Astrofisica e l'Università di Bologna, cha ha permesso di osservare con un dettaglio senza precedenti tutte le principali galassie che formano l' ammasso . Il risultato , in via di pubblicazione sulla rivista Astronomy & Astrophysics, si deve al radiotelescopio europeo Lofar , la più estesa rete al mondo attualmente operativa per osservazioni nelle onde radio a bassissima frequenz a, con oltre 25mila antenne raggruppate in 51 stazioni sparse in tutta Europa .
"Abbiamo calibrato 56 ore di osservazion i, suddivise in sessioni notturne da circa 8 ore ciascuna ", commenta Emanuele De Rubeis di Inaf e Ateneo bolognese, primo autore dello studio. "I dati grezzi di ogni notte pesano circa 4 terabyte (1 terabyte equivale a 1.000 gigabyte), ma dopo la calibrazione il loro volume sale a 18–20 terabyte, per un totale di circa 140 terabyte complessivi". Un'enorme mole di dati, dunque, che ha richiesto numerosi tentativi: "Per elaborare completamente una singola notte e produrre le immagini di tutte le sorgenti - continua De Rubeis - abbiamo impiegato in media circa un mese ".
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