
Ansa Tecnologia
Martedì 01 Luglio 2025
Lo zucchero è il nuovo giocatore nella partita contro l'Alzheimer
C’è un
nuovo e inaspettato
giocatore
nella partita
contro l’Alzheimer
e altre forme di demenza, ed è lo
zucchero
. Lo indica lo studio
pubblicato
sulla rivista Nature Metabolism e guidato dal californiano Buck Institute per la ricerca sull'invecchiamento. Gli
esperimenti
condotti sui
moscerini della
frutta
(Drosopila melanogaster) e su
cellule umane coltivate in laboratorio
indicano infatti che
i neuroni bruciano gli zuccheri
, la loro quasi esclusiva fonte di energia,
in maniera diversa
rispetto a quanto si pensasse e questo
meccanismo
è
strettamente legato all'accumulo di proteine tossiche
tipico delle
malattie neurodegenerative
. La scoperta apre dunque a
future terapie
contro la malattia di Alzheimer e le altre forme di demenza.
Il
glucosio
è immagazzinato nell'organismo, specialmente nel
fegato
e nei
muscoli
, sotto forma di
glicogeno
. Sebbene
piccole quantità
di questo zucchero complesso siano presenti anche nel
cervello
, il suo
ruolo in quest'organo
è stato a lungo
considerato trascurabile
. "Questo nuovo studio
mette in discussione questa visione
, e lo fa con implicazioni sorprendenti", dice Pankaj Kapahi, che ha coordinato la ricerca: "Il
glicogeno
non si limita a rimanere inerte nel
cervello
, è
coinvolto
nelle sue
patologie
".
I ricercatori hanno infatti scoperto che
il cervello affetto da demenza accumula glicogeno in eccesso
, e questo sembra favorire a sua volta la
progressione della malattia
. Ciò è dovuto al fatto che la
proteina tau
, quella che forma si accumula nell'Alzheimer,
si lega
proprio al
glicogeno
,
intrappolandolo
e
impedendo
il suo
utilizzo
da parte delle
cellule.
Liberando
questi
depositi di zucchero
e ripristinando l'attività dell'enzima necessario alla sua degradazione, gli autori dello studio hanno
dimostrato
di
poter ridurre l'effetto tossico dell'accumulo di proteine
, sia nei modelli animali sia nei neuroni umani coltivati in laboratorio a partire da cellule staminali.
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