
Permette di r iprodurre in laboratorio , in modo molto realistico, non solo i tumori , ma il loro sistema vascolare e il modo con cui interagiscono con le cellule immunitarie : è il bioreattore messo a punto grazie allo studio internazionale pubblicato sulla rivista Biomaterials e guidato dall’Italia, con l’Università Sapienza di Roma. Vi hanno partecipato Istituto di Tecnologie Biomediche e Istituto di Struttura della Materia del Consiglio Nazionale delle Ricerche, le due Fondazioni di Milano Ca' Granda Ospedale Maggiore e Istituto Nazionale di Genetica Molecolare ‘Romeo ed Enrica Invernizzi’, e le Università di Roma Tor Vergata e di Genova.
Le applicazioni del dispositivo , chiamato sVeb (da ‘small Vessel Environment Bioreactor’), sono ancora nella fase iniziale , ma i risultati aprono la strada a terapie più efficaci e personalizzate per ogni paziente. Il dispositivo, infatti, utilizza cellule prelevate dai pazienti e integra diverse tecnologie come la stampa 3D : ciò consente di testare cure in un contesto molto più simile a quello reale rispetto ai sistemi tradizionali e agli organi su chip, cioè modelli tridimensionali di organi ottenuti in laboratorio.
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