
Ansa Tecnologia
Martedì 20 Maggio 2025
A scatenare le tempeste contribuiscono anche batteri, pollini e spore
Non solo acqua e ghiaccio. Ad avere un ruolo chiave nella formazione delle nubi e nello scatenare eventi meteo estremi , come nubifragi e tempeste di neve , sono anche particelle biologiche come pollini, batteri e spore . A determinarlo è lo studio coordinato da Thanos Nenes e Kunfeng Gao, del Politecnico federale di Losanna in Svizzera, pubblicato sulla rivista Climate and Atmospheric Sciences. La ricerca si è concentrata sui campioni d’aria raccolti sul Monte Helmos, una regione montagnosa in Grecia caratterizzata da una costante copertura nuvolosa, da cui è emerso un legame evidente tra la quantità delle particelle biologiche presenti nell’aria, che aumentano nelle ore diurne, e la cosiddetta nucleazione del ghiaccio , ossia il processo in cui si formano i cristalli di ghiaccio a partire da piccole goccioline di acqua o dal vapore acqueo.
“Le particelle biologiche – afferma Nenes – sono estremamente efficaci nella nucleazione del ghiaccio, che è alla base della maggior parte delle precipitazioni globali. Inoltre, un’intensa formazione di ghiaccio è spesso associata a eventi meteorologici estremi come inondazioni e tempeste”. Lo studio sottolinea che le concentrazioni di particelle biologiche variano ciclicamente seguendo l’ andamento delle temperature e dunque, con l’ aumento delle temperature globali , si prevedono maggiori eventi estremi .
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