I ghiacciai delle Dolomiti oltre la linea di non ritorno

I ghiacciai delle Dolomiti sono ormai oltre il punto di non ritorno: si trovano, infatti, al di sotto della cosiddetta linea di equilibrio glaciale, e ciò significa che non possono più accumulare neve per rifornirsi. "Non sono più in equilibrio con il clima odierno: salvo annate particolarmente nevose, non hanno più zone di accumulo", dice all'ANSA Andrea Securo di Università Ca' Foscari di Venezia e Istituto di Scienze Polari del Consiglio Nazionale delle Ricerche, che ha guidato lo studio in via di pubblicazione sulla rivista The Cryosphere. "Non c'è scampo - sottolinea il ricercatore - spariranno nel giro di qualche decade, anche se è impossibile dire esattamente quando".

La ricerca, alla quale per l'Italia hanno partecipato anche il Comitato Glaciologico Italiano di Torino, l'Università di Roma Tre, l'Agenzia per la Prevenzione e la Protezione Ambientale (Arpa) del Veneto e la Società Meteorologica Alpino-Adriatica, è riuscita, per la prima volta, a quantificare il volume di ghiaccio che è andato perduto negli ultimi 40 anni.
Non solo la Marmolada, dunque, il ghiacciaio simbolo delle Dolomiti che scende lungo il versante della montagna più alta, ma anche tutti gli altri rimasti sono destinati a frammentarsi e poi sparire.

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