
La nave
da ricerca Gaia Blu
del Consiglio Nazionale delle Ricerche è tornata a solcare le acque del
Mediterraneo
per la nuova
campagna oceanografica 'Itineris
’
Eyes' (InTegrating, INnovating, Evolving Research InfraStructures for hEalthY and prEdicted marine ecosystemS)
, che fino
al 30 luglio
vedrà a bordo un team di ricerca internazionale impegnato a indagare gli
effetti del cambiamento climatico
sulla
biodiversità del plancton
e i relativi
impatti
sulla
catena alimentare
e sul
ciclo del carbonio
nelle acque marine.
“Ad oggi sappiamo che il riscaldamento globale e le pressioni causate dalle attività umane alterano la dinamica della circolazione marina: questo aumenta la
vulnerabilità
degli
ecosistemi
e della loro
biodiversità
", osserva il coordinatore della campagna Emanuele Organelli, dell'Istituto di scienze marine del Cnr. "Non sappiamo però cosa stia succedendo al plancton sia vegetale che animale in mare aperto. Se cambia il plancton, cambia tutto: la catena alimentare marina, il ciclo del carbonio e quindi l’equilibrio climatico del nostro pianeta”.
La campagna 'Itineris’ Eyes', partita l'8 luglio da Civitavecchia, sarà inizialmente focalizzata su
Mar Tirreno
,
Canale di Sardegna
,
Bacino Algerino-Provenzale
e
Mar Ligure
; dal 24 luglio la nave farà ritorno nel Mar Ligure e nel Tirreno, per poi rientrare il 30 luglio a Civitavecchia.
A coordinare i lavori è l’Istituto di scienze marine del Cnr, ma la spedizione vede coinvolti anche l’Istituto di scienze polari del Cnr, l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, i Laboratori Nazionali del Sud dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, il Joint Research Centre della Commissione Europea, l’Institut de la Mer de Villefranche, il Consejo Superior de Investigaciones Científicas e la società Space 42, istituzioni che collaborano con il Dominio Marino di Itineris, il Sistema Integrato Italiano delle Infrastrutture di Ricerca Ambientale.
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