
Sessant’anni fa, il
15 luglio 1965
, la missione
Mariner 4
scattava le
prime immagini ravvicinate
della
superficie di Marte
: 22 foto che fecero la storia e mostrarono per la prima volta il pianeta rosso come un vasto deserto freddo costellato di crateri. Quella missione mise fine al sogno della vita marziana e nello stesso tempo aprì una nuova era nell’esplorazione spaziale.
Lanciata
dalla base di
Cape Canaveral
in Florida il
28 novembre 1964
, Mariner 4 impiegò
quasi 8 mesi
per raggiungere Marte
e poi
sorvolò il
pianeta
a poco meno di
10mila chilometri
dalla superficie
. Una missione complessa per l’epoca, che comportò lo sviluppo di
nuove tipologie di
pannelli solari
per alimentare gli strumenti di bordo e per la prima volta l’uso di un
puntatore stellare
, una sorta di mappa del cielo usata oggi in tutte le missioni spaziali e necessaria a mantenere il giusto orientamento del veicolo.
La fotocamera di bordo si attivò poco prima di arrivare alla minima distanza e in 42 minuti riuscì a scattare 22 immagini che impiegarono ore per poter essere trasmesse. Immagini di bassissima qualità se confrontate con quelle di oggi, di appena 40mila pixel e un peso di 240 kbit , ma che mostrarono per la prima volta il vero volto di Marte .
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