
Ricostruito il complicato
processo geologico
che porta alla formazione della
jadarite
, un raro
minerale ricco di litio
trovato vent'anni fa in
Serbia
. La scoperta, utile a identificare
nuovi giacimenti
con cui supportare la
transizione energetica
in Europa, è
pubblicata
sulla rivista Nature Geoscience dai ricercatori del Museo di Storia Naturale di Londra guidati dal geologo italiano Francesco Putzolu.
La jadarite, che era stata
scoperta e descritta
per la prima volta proprio dagli esperti del
museo londinese
, col passare degli anni ha visto
aumentare
il suo
valore economico e ambientale
: ha infatti un
alto contenuto di litio
e può essere
estratta
con un
processo meno energivoro
rispetto alle fonti tradizionali come il minerale spodumene. Lo studio dimostra che la jadarite si può formare solo con una
precisa serie di passaggi
geologici
che avvengono in condizioni altamente specifiche. Ciò implica una
stretta interazione
tra
laghi ricchi di metalli alcalini
,
vetro vulcanico
ricco di litio
e la trasformazione di
minerali argillosi
in
strutture cristalline molto rare
.
"Come nella preparazione di una torta,
tutto deve essere misurato e preciso
affinché questo raro minerale si formi", spiega Putzolu. "Ad esempio, se gli ingredienti minerali non sono perfetti, se le condizioni sono troppo acide o troppo fredde, la jadarite non si formerà. I criteri sembrano essere così precisi che non li abbiamo ancora visti replicati in nessun'altra parte della Terra".
"Data la continua domanda di litio nella corsa alle energie rinnovabili - aggiunge Robin Armstrong, geologo del museo e co-autore dell'articolo - se estratta, la jadarite può offrire un enorme potenziale . Questo processo ci avvicina all'identificazione di altri possibili giacimenti svelando le condizioni di formazione in laboratorio".
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