Sarah Scazzi, il delitto-mosaico:
7 ipotesi, 3 sospetti, mille misteri

Più che un thriller, è un grande romanzo popolare: è come l'Italia sta vivendo l'omicidio di Sarah Scazzi, dal momento della sua scomparsa, all'iannuncio dell'arresto del rpesunto colpevole in diretta tv fino alle continue svolte, l'ultima delle quali ipotizza addirittura l'innocenza del principale accusato, Michele Misseri

TARANTO -  E se lo zio fosse innocente del tutto, lui vittima ed "eroe" della famiglia, da semère in posizione minoritaria rispetto alle donne della famiglia e pronto - o costretto - a sacrificarsi per difendere moglie e figlia?
E' come un grande romanzo popolare con i tratti salienti del giallo la storia dell'omicidio di Sarah Scazzi con protagonisti che si scambiano in continuazione il ruolo di vittima, testimone e presunto colpevole.
Un feuilleton su cui l'Italia si divide e litiga, con giornali e tv che si sono buttati famelici sulla storia di sangue, sesso e passioni nascoste quanto abominevoli.
Secondo un sondaggio di Sky Tg24 l'82% degli italiani dice che è stata eccessiva la copertura mediatica, però nessuno rinuncia a dare un'occhiata e vedere cosa succede. Anche perché, cone in una accorta regia, le novità e le svolte clamorose si verificano giorno dopo giorno, quasi ora dopo ora.
Così il "povero" Michele Misseri, reo confesso peraltro, è tirato da ogni lato, dai parenti come dai mass media. Ora, dopo che è emersa la sua condizione "vittima" familiare, emergerebbe anche l'ultima ipotesi, quella che lo riporta nelle schiere degli innocenti: secondo alcune ipotesi, alle 14,30 di quel 26 agosto Michele Misseri mentre la nipote Sarah era strozzata, sarebbe stato addirittura a letto, immerso in un sonno profondo.
Che molto non tornasse nei racconti dei primi giorni, prima e dopo il rinvenimento del cadavere, era un dato palese. Gli investigatori non hanno mai creduto alle storie di telefonini che suononano a vuoto, che pscompaiono, che vengono ritrovati per caso, con molte impronte sopra. Non hanno mai creduto agli incroci di orari e presenza in casa, nel garage e davanti casa della madre, della cugina Sabrina, con una serie di dichiarazioni smentite da fatti e testimonianze, ad esempio quella dell'amica Mariangela Spagnoletti oppure quella dell'amico Ivano.
Così in una sorta di gioco degli specchi si inseguono le ipotesi più diverse: dalla prima - è stato lo zio che ha ammesso e aggiunto la vioenza carnale - alla successiva che Sabrina avrebbe saputo, poi la successiva che vede Sabrina diventare co-protagonista e tenere la cuginetta mentre il padre la finiva, poi la nuova con Sabrina che avrebbe aiutato a nascondere il corpo, quindi quella di Sabrina assassina - mentre Michele Misseri ritratta sulla violenza - e infine l'ultima con l'irruzione della madre che avrebbe saputo, aiutato a nascondere o chissà che. Siamo a sei ipotesi. Ma nelle ultime ore, vista la convocazione di quest'ultima - Cosima Serrano - in caserma, dopo un sopralluogo nel garage alla ricerca della corda usata per lo strangolamento o di un mazzo di chiavi sparite, è spuntata fuori anche l'ipotesi numero sette: che la povera ragazza sia stata finita in casa Misseri. E si torna daccapo perché ognuno dei presunti colpevoli torna in gioco. 

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