Accoltellamento nella notte a Como: arrestato 19enne per tentato omicidio

Un 20enne marocchino è stato accoltellato nella notte a Como, vicino alla stazione. Arrestato un 19enne algerino per tentato omicidio. La vittima è in ospedale, non in pericolo di vita

Morbegno

Un tentato omicidio a Como, nella zona della stazione ferroviaria, poi la fuga dell’aggressore nel cuore della notte e con a terra un giovane di nazionalità marocchina residente a Morbegno, di 20 anni, ferito a coltellate nel corso di una violenta lite, ricoverato d’urgenza in ospedale in codice rosso, indice di massima gravità. I fatti si sono verificati in via Manzoni, nel capoluogo lariano, e poco dopo l’equipaggio di una Volante della locale questura è riuscito a rintracciare in una zona poco distante, ossia in via Giacomo Leopardi il diciannovenne algerino Mohamed Friha, residente nel perimetro di via Anzani, identificato e arrestato dai poliziotti senza alcun problema perchè negli ultimi anni l’extracomunitario si è reso protagonista di più episodi di violenza in città.

Nel frattempo un addetto alla vigilanza dello scalo ferroviario aveva ripreso quasi l’intera scena con il suo telefono cellulare. L’episodio risale a sabato notte, attorno alle 2,30, quando è scoppiato un violento litigio nel quale l’arrestato sarebbe intervenuto - a suo dire - per difendere il fratello. Ma in breve tempo il ventenne marocchino residente a Morbegno, Karim Ettaqui, che di fatto sarebbe da qualche tempo domiciliato nella casa della fidanzata italiana a Capiago Intimiano, in provincia di Como, è stato colpito da alcune coltellate al polmone, alla spalla e al fianco sinistro che lo hanno fatto crollare a terra.

A quel punto Friha si è subito allontanato a piedi dal luogo del grave fatto di sangue, ma è stato individuato con tempestività dalla Polizia di Stato con in tasca un coltello a serramanico con una lama lunga circa sette centimetri che, prima del fermo operato dagli agenti della Squadra Volante, aveva già provveduto a risciacquare in una fontanella e a ripulire dal sangue. Intanto i soccorritori di ambulanza e automedica hanno prestato le prime cure al ferito, saturando le lesioni più serie e poi trasportandolo d’urgenza alla struttura ospedaliera per il ricovero in prognosi riservata.

Tuttavia, nonostante la gravità delle ferite accertate dai medici, per le coltellate che lo hanno colpito in punti vitali, il giovane non sarebbe in pericolo di vita. Intanto si sono sviluppate le indagini affidate alla Squadra Mobile con il coordinamento del magistrato di turno della Procura comasca, Antonia Pavan. Si indaga sul movente.

Tutti i testi presenti quella notte sono stati circostanziati nel raccontare l’evento e hanno descritto con precisione e poi riconosciuto l’algerino come l’autore dell’accoltellamento. In quel momento c’erano la fidanzata della vittima e un amico che erano vicini a lui, ma c’è stata pure la testimonianza preziosa di un passante che è giunto sul posto alla guida della sua auto e ha bloccato la marcia del veicolo quando ha notato che alcuni giovani se le stavano dando di santa ragione ed è stato in grado di distinguere il momento in cui sono stati sferrati i fendenti da parte di Friha, poi finito per essere rinchiuso nel carcere comasco del Bassone con l’imputazione di tentato omicidio. Ieri si è svolto l’interrogatorio di convalida davanti al giudice delle indagini preliminari. «Il mio assistito - spiega l’avvocato Roberto Melchiorre del Foro di Como - era sotto shock per quanto accaduto, non è stato in condizione di riferire particolari dettagli su quanto avvenuto la notte di sabato. Oggi si conoscerà il contenuto dell’ordinanza emessa dal gip e dopo l’attenta lettura valuterò un eventuale ricorso al Tribunale del Riesame. La vittima mi risulta stia meglio e non è certamente in pericolo di vita».

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