Inaugurato Hub Traona: inclusione, servizi e sviluppo locale

«Si tratta di un tassello che rientra nel più ampio progetto Cech-in per il rilancio della Costiera dei Cech, intervento di rigenerazione culturale e sociale all’interno del bando attrattività dei borghi storici che condividiamo con le amministrazioni comunali di Cino e Cercino. Per questo siamo soddisfatti che realtà del nostro territorio entrino a fare parte di questo nuovo spazio». Così il sindaco di Traona Maurizio Papini a proposito del nuovo “Hub Traona”, un punto di riferimento innovativo dove imprese, servizi alla persona, progettualità sociale e promozione del territorio convergono in un unico spazio.

Situato in via Valeriana 82, l’hub apre le proprie porte alla comunità con l’obiettivo di mettere in connessione mondi diversi – digitale, sociale, agricolo, formativo – e generare nuove opportunità per cittadini, professionisti e realtà produttive. Uno degli elementi più caratterizzanti dell’Hub è il negozio del Consorzio NaturalMente Valtellina, dedicato ai prodotti del territorio, alla formazione e ai progetti di agricoltura sociale. «In una scelta profondamente orientata alla responsabilità sociale – spiegano i promotori – la gestione quotidiana della vendita sarà affidata agli ospiti del centro diurno psichiatrico “Casa del Sole” della cooperativa Si può fare. Questa collaborazione rende il negozio un laboratorio di inclusione, dove persone con fragilità possono acquisire competenze operative e relazionali, contribuendo allo sviluppo della filiera corta e alla valorizzazione delle piccole aziende agricole locali».

L’Hub ospita anche uno spazio dedicato alla formazione professionale e un Caf a supporto di cittadini e imprese. A questo si affianca un servizio di affitto per una sala riunioni attrezzata a disposizione di aziende, associazioni e professionisti. L’offerta si completa con una rete di realtà specializzate in comunicazione e strategie digitali, social media marketing e management, e agenzia creativa. La realizzazione di Hub Traona è resa possibile grazie al contributo dell’Unione europea – Next Generation Eu, del ministero della Cultura attraverso il Pnrr – bando imprese borghi, di Fondazione Cariplo, Fondazione Peppino Vismara e Regione Lombardia.