Morbegno: Corso in stile militare al Nervi, anche l’Anpi insorge

L’associazione contesta l’iniziativa promossa dall’associazione “Studenti con le stellette aps”. La dirigente Elisa Gusmeroli si difende: “Niente lezioni da caserma. È un’opportunità formativa”.

Morbegno

«Per noi la scuola è un luogo di pace. Esporre gli studenti a una cultura marcatamente militare, in un momento storico in cui oltre cinquanta Paesi sono coinvolti in conflitti armati, ci sembra profondamente diseducativo». Così Sergio Spolini, presidente del comitato provinciale Anpi Sondrio contro «il corso militarista proposto dalla dirigente del liceo Nervi di Morbegno» e con lui Agenzia per la Pace Odv, Archivio 68, AssopacePalestina Valtellina, Cgil - Fermiamo il Riarmo Bassa Valtellina, Flc Cgil - Issrec (Istituto sondriese per la storia della resistenza e dell’età contemporanea Odv), Luci per il Dialogo - Partito democratico italiano, Perestrojka, Presidi Unitari per la Palestina, Valchiavenna e Valtellina, Restiamo Umani Valchiavenna, Sinistra italiana Sondrio.

Un’accusa che la dirigente Elisa Gusmeroli non accetta e tiene a dire che «una semplice telefonata del presidente di Anpi avrebbe permesso di chiarirsi fin da subito, forse si sarebbero evitate parole mal esposte. Mi si chiede se io abbia letto la Costituzione: sono figlia di un partigiano catturato, torturato e deportato con destinazione Mauthausen: forse la mia storia famigliare parla per me» – dice in modo netto la preside facendo eccezione alla sua consueta riservatezza. La questione riguarda l’iniziativa rivolta agli studenti e organizzata dall’associazione “Studenti con le stellette aps”, dal titolo: “XI Corso ‘Audacia’ 2026 – Scuola di educazione civica in stile militare”. «Pubblicizzata tramite una circolare firmata dalla dirigente scolastica – dicono da Anpi –. Le attività proposte saranno affiancate da momenti di addestramento formale inerente una scuola di formazione civica in stile militare. Il modello educativo è esplicito: obbedienza, disciplina punitiva, rispetto gerarchico, omologazione».

Secondo le associazioni locali «così non si favorisce la comprensione dei valori democratici, della nonviolenza e del dialogo. E le attività collaterali indicate – sicurezza stradale, protezione civile, – sono normalmente offerte da enti della società civile a titolo gratuito. In questo caso, invece, agli studenti viene richiesto un contributo superiore ai 500 euro per una sola settimana, quanti se lo possono permettere?». Quindi Anpi auspica «che i genitori, il corpo docente e gli studenti si oppongano a questa iniziativa».

Gusmeroli spiega che il 4 dicembre nella bacheca dell’istituto è stata pubblicata la circolare di presentazione dell’iniziativa estiva «che da diversi anni viene presentata agli studenti. Niente “lezioni da caserma” – afferma la dirigente –. Abbiamo comunicato semplicemente questa opportunità, così come per tantissime altre iniziative con valenza educativa e riconosciute nel percorso di formazione Scuola Lavoro. Nel corso inoltre si specifica che “temi di cittadinanza e costituzione verranno affrontati con lezioni dedicate e attività correlate”».

Il progetto ha ottenuto nel 2017 la medaglia del presidente della Repubblica e nel 2018 la medaglia del consiglio regionale della Lombardia, è patrocinata da Anci Lombardia, Associazione nazionale combattenti e reduci, Provincia di Sondrio e Triangolo Lariano; e 91 amministrazioni comunali. «E ricordo infine che la scuola da sempre persegue i valori della pace in modo continuativo e gratuito».

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